La nascita di Yitzchàk, figlio di Avraham e Sara, fu un evento straordinario. Avraham aveva cent’anni e Sara, novanta. Anche tenendo conto del fatto che la vita dei patriarchi era molto più lunga della nostra, per una donna avere un figlio all’età di novant’anni è una cosa al di fuori del normale. Infatti Sara stessa, che pure visse cento ventisette…
shabbat shalom
Parashà di Lekh Lekhà: Il patriarca Avraham, maestro di monoteismo e generale dell’esercito
Il Maimonide (Cordova, 1138-1204, Il Cairo) nel Mishnè Torà (Hilkhòt Avodàt Kokhavìm, cap. 1) descrive come il patriarca Avraham iniziò la sua missione di diffondere il monoteismo con queste parole: “Quando [a Ur Casdìm] vinse [gli idolatri] con la forza dei suoi argomenti, il re lo volle uccidere. Fu salvato tramite un miracolo e partì per Charan. [Lì,] cominciò a…
Parashà di Nitzavìm-Vayèlekh: Vi sono diversi tipi di ‘Avodà Zarà
In questa parashà Moshè avvertì il popolo di non pensare che qualcuno possa evitare la punizione divina se servirà “gli dei falsi e bugiardi”. Moshè disse: “Non vi sia tra di voi un uomo o una donna o una famiglia o una tribù il cui cuore si distolga [dall’accettare il patto] dell’Eterno nostro Dio, per andare a servire gli dei…
Parashà di Ki Tavò: Quando le benedizioni ci inseguono
Nella parashà è scritto: “Se darai ascolto alla voce dell’Eterno tuo Dio, tutte queste benedizioni verranno su di te e ti raggiungeranno” (Devarìm, 28:2). R. Avraham Kroll (Lodz, 1912-1983, Gerusalemme) nella sua opera di commenti sulle parashòt settimanali si domanda quale sia il significato dell’espressione “Ti raggiungeranno”. C’è forse qualche persona che fugge quando arrivano delle benedizioni? I commentatori danno…
Cheesecake
Conoscersi e credere in se stessi sono due pilastri fondamentali per una vita piena e soddisfacente. La conoscenza di sé permette di comprendere i propri desideri, limiti e punti di forza, offrendo una mappa chiara per orientarsi nel cammino della vita. È attraverso l'introspezione e l'auto-riflessione che possiamo scoprire le nostre vere passioni e aspirazioni, andando oltre le aspettative e…
Parashà di Vaetchanàn: Nonno e nipote
Nel 1936, arrivato da poco negli Stati Uniti, rav Yitzchak Hutner (Varsavia, 1906-1980, Gerusalemme) scrisse un articolo intitolato “Public Opinion and Jewish Education”, pubblicato nella rivista Young Israel Viewpoint. In un passo egli affermò che “...l’esperienza del Sinai [...] è la pietra miliare dell’esistenza del popolo ebraico”. La fonte di questa affermazione la troviamo in questa parashà dove è scritto:…
Parashà di Devarìm: Come riparare il peccato degli esploratori
R. Shimshon Refael Hirsch (Amburgo, 1808-1888, Francoforte) nell’introduzione al suo commento del libro di Devarìm, scrive che il quinto libro della Torà contiene le parole che Moshè disse al popolo d’Israele prima di separarsi da loro. Infatti, più tardi Moshè non sarebbe più stato colui che li avrebbe guidati a compiere la loro missione nel paese di cui avrebbero preso…
Parashà di Mattòt: Sullo scioglimento del voto di Lucia Mondella
Nei “Promessi Sposi” (cap. XX) Lucia Mondella viene rapita dagli sgherri dell’Innominato che opera per conto di Don Rodrigo. Portata al castello dell’Innominato la poveretta disperata, pregando di essere salvata, fa un voto di rimanere vergine. Il voto viene sciolto quando Lorenzo Tramaglino, il fidanzato di Lucia, va a cercare fra Cristoforo nel Lazzaretto di Milano. Fra Cristoforo dice a…
Parashà di Pinechàs: Chi entrò vivo in Paradiso?
In questa parashà è descritto il censimento degli israeliti dopo la morte di 24mila uomini che avevano “fraternizzato” con le moabite. Vengono contati tutti gli uomini dai venti anni in su, cioè quelli abili per il servizio militare, tribù per tribù, iniziando con la tribù di Reuven che era il primogenito di Ya’akov. Vi è un’eccezione quando viene contata la…
Parashà di Balàk: La Torà vale più della ricchezza
Balàk, re di Moàv, vedendo la moltitudine di israeliti ai confine del suo regno e sapendo che con la forza delle armi non avrebbe potuto combattere contro di loro, mandò un’ambasciata a Bil’am affinché venisse a maledire il popolo d’Israele. In questo modo egli sperava di eliminare la minaccia. Balàk mandò a dire a Bil’am che se fosse venuto a…