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Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Shemòt: Persecuzioni e esplosione demografica degli ebrei

    Di Donato Grosser

    La famiglia di Ya’akov in Egitto si moltiplicò oltre misura al punto che gli egiziani cominciarono a preoccuparsi che questo gruppo di stranieri era diventato più numeroso di loro e presentava un pericolo: “Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Yosef. E disse al suo popolo: «Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Mikètz: Chi era sospettato di aver rubato la coppa del Viceré?

    Di Donato Grosser

    Quando i fratelli di Yosef vennero in Egitto per la prima volta a comprare grano per via della carestia nella terra di Canaan (Bereshìt, 42:3), lasciarono a casa Binyamin perché il padre Ya’akov temeva che gli capitasse una disgrazia come era successo a Yosef (ibid., 4). Yosef e Binyamin erano i soli figli di Rachel, la moglie prediletta di Ya’akov.…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayshlàkh: “Non svegliare il can che dorme”

    Di Donato Grosser

    In questa parashà leggiamo che al suo ritorno da Charàn, Ya’akòv venne a sapere che il fratello Esaù, che ventidue anni prima aveva affermato che l’avrebbe ucciso per avergli portato via la benedizione paterna, stava venendo incontro a lui con quattrocento uomini armati. Un vero esercito per quei tempi. Il Nachmanide (Girona, 1194-1270, Acco) nel suo commento a questa parashà…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayetzè: Da Ya’akov impariamo come sopravvivere nell’esilio

    Di Donato Grosser

    Ya’akòv aveva lavorato presso il suocero Lavàn per vent’anni; quattordici anni per Lea e Rachel, le due figlie di Lavàn, e altri sei anni quando Lavàn aveva insistito che restasse con lui. Lavan gli aveva offerto un contratto di lavoro poco favorevole che, grazie a Dio, si rivelò invece molto favorevole per Ya’akòv. Nella Torà è scritto cosa avvenne in…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayerà: Yitzchàk, figlio di genitori anziani

    Di Donato Grosser

    La nascita di Yitzchàk, figlio di Avraham e Sara, fu un evento straordinario. Avraham aveva cent’anni e Sara, novanta. Anche tenendo conto del fatto che la vita dei patriarchi era molto più lunga della nostra, per una donna avere un figlio all’età di novant’anni è una cosa al di fuori del normale. Infatti Sara stessa, che pure visse cento ventisette…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Lekh Lekhà: Il patriarca Avraham, maestro di monoteismo e generale dell’esercito

    Di Donato Grosser

    Il Maimonide (Cordova, 1138-1204, Il Cairo) nel Mishnè Torà (Hilkhòt Avodàt Kokhavìm, cap. 1) descrive come il patriarca Avraham iniziò la sua missione di diffondere il monoteismo con queste parole: “Quando [a Ur Casdìm] vinse [gli idolatri] con la forza dei suoi argomenti, il re lo volle uccidere. Fu salvato tramite un miracolo e partì per Charan. [Lì,] cominciò a…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Noach: Perché le donne sono esenti dalla prima mitzvà della Torà

    Di Donato Grosser

    Nella parashà di Bereshìt nel racconto della creazione dell’uomo è scritto: “Dio creò l’uomo a Sua immagine (be-tzalmò)...”(Bereshìt, 1:27). R. ‘Ovadià Sforno (Cesena, 1475-1550, Bologna) spiega che tzèlem è l’intelligenza che il Creatore diede all’uomo, a differenza delle altre creature. Nel versetto seguente è scritto: “Dio li benedisse e Dio disse loro: crescete e moltiplicatevi...”. Questa è una delle tre…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Bereshìt: “Tohu e Bohu”

    Di Donato Grosser

    La Torà inizia con le parole: “In principio Dio creò cielo e terra. E la terra consisteva di tohu e bohu...” (Bereshìt, 1:1-2). Qual è il significato delle parole tohu e bohu? R. Joseph Beer Soloveitchik (Belarus, 1903-1993, Boston) in Mesoras Harav (Bereshìt, p. 3) cita il Midràsh (Bereshìt Rabbà, 1:9) dove è detto che la materia amorfa primordiale era…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Haazìnu: Dove si accenna a Moses Mendelssohn nella Torà?

    Di Donato Grosser

    In varie fonti si racconta che Nachmanide (Girona, 1194-1270, Acco) aveva un talmìd (discepolo) di nome Abner, che abbandonò l’osservanza della mizvòt e abbracciò la religione locale credendo così di poter migliorare il suo standard di vita. Successivamente, quando il Nachmanide lo incontrò, Abner gli chiese se era vero che nella cantica di Haazìnu vi sono accenni sui nomi e…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Nitzavìm-Vayèlekh: Vi sono diversi tipi di ‘Avodà Zarà

    Di Donato Grosser

    In questa parashà Moshè avvertì il popolo di non pensare che qualcuno possa evitare la punizione divina se servirà “gli dei falsi e bugiardi”. Moshè disse: “Non vi sia tra di voi un uomo o una donna o una famiglia o una tribù il cui cuore si distolga [dall’accettare il patto] dell’Eterno nostro Dio, per andare a servire gli dei…