È Tel Aviv, dopo la Silicon Valley, il miglior ecosistema al mondo per startup incentrate sulla sostenibilità. A rilevarlo il Global Startup Ecosystem Report (GSER), l’indagine globale basata sull’analisi di 280 ecosistemi di innovazione imprenditoriale e di 3 milioni di aziende. Il rapporto è stato presentato durante la Cleantech Edition di Startup Genome al Forum di San Francisco. La cinquina degli ecosistemi migliori si chiude con Stoccolma, Londra e Los Angeles.
“Tel Aviv ha dimensioni modeste ma grazie al suo capitale high-tech è una delle città più importanti al mondo per innovazione e tecnologia” riporta l’indagine. Ospita 2.750 startup e ha il più alto rapporto a livello globale tra startup e numero di residenti (1 startup ogni 154 residenti).
Il report mette in evidenza la storia della città, leader mondiale nello sviluppo di soluzioni efficienti e sostenibili nell’agricoltura, nel trattamento dei rifiuti, nell’energia pulita e nella depurazione delle acque.
Israele è anche l’unico Paese del Medio Oriente e del Nord Africa ad essere classificato tra i primi 25 nella lista degli ecosistemi cleantech.
“Tel Aviv-Yafo è un membro del World Cities Climate Leadership Group (C40) e quindi leader nel garantire politiche sostenibili e innovazione, per combattere il cambiamento climatico e promuovere la sostenibilità e la salute globale – ha affermato Ron Huldai, sindaco della città – Le innovazioni tecnologiche giocano un ruolo cruciale nella sfida globale per mitigare e per adattarsi alla minaccia dei cambiamenti climatici. Siamo estremamente orgogliosi che lo spirito creativo e imprenditoriale del talento di Tel Aviv, con le sue conoscenze e i suoi investimenti, sia focalizzato non solo sull’eccellenza nei settori dell’Intelligenza Artificiale, Fintech e Cyber ma anche Cleantech, pensando al futuro”.
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