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    Cavaliere israeliano escluso dalle Olimpiadi a causa della nazionalità del suo cavallo

    E’ rimasto di stucco il cavaliere israeliano quando ha saputo di non poter partecipare alle gare equestri delle Olimpiadi di Tokyo. E nulla ha potuto fare, perché non dipende da lui, ma dalla carta d’identità di Gemma W., il suo cavallo. Infatti Daniel Bluman non volerà in Giappone con la squadra nazionale equestre per un’irregolarità di carattere burocratico sulla nazionalità della sua cavalla, registrata alla Federazione internazionale sport equestri (FEI) come “americana” anziché “israeliana”, come riporta Israel Hayom.

     

    “La squadra equestre israeliana è stata qualificata per i Giochi Olimpici di Tokyo due anni fa. Un grande traguardo. Sono stato informato che non potrò partecipare alle Olimpiadi di Tokyo. Un problema di registrazione alla FEI della nostra Gemma e la tremenda opposizione dell’ufficio legale della FEI hanno distrutto il mio sogno di essere presente a Tokyo. Sono estremamente deluso dalla FEI” – ha scritto l’atleta su Instagram.

     

    Il 29enne originario di Medellin ha rappresentato la Colombia in due Olimpiadi, a Londra nel 2012 e a Rio nel 2016, prima di cambiare nazionalità per competere sotto la bandiera d’Israele nel dicembre 2016. Il nonno di Bluman si trasferì in Colombia, dopo essere sopravvissuto alla Shoah e Daniel ha iniziato a cavalcare all’età di tre anni. Dal 2011 Bluman è il cavaliere colombiano nel salto ostacoli posizionato più in alto in classifica FEI Jumping ed è attualmente il numero 1 d’Israele e numero 40 del mondo.

     

    “Mi sono sentito mancare di rispetto, venendo trattato come se fossi un bugiardo e con intenzioni sbagliate – ha aggiunto nel post – Credo davvero che la FEI e i cavalieri debbano lavorare insieme per il nostro sport. Non mi sono sentito così durante la mia prima esperienza con la FEI. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato nel viaggio per Tokyo e alle Olimpiadi farò il tifo per il Team Israele!”.

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