Tutte le strade portano al liceo Renzo Levi. La scuola ebraica romana si fa sempre più importante nel quadro internazionale, accogliendo studenti ebrei e non, da tutta Europa.
La scorsa settimana, ragazze e ragazzi delle superiori hanno ricevuto un collettivo ebraico di coetanei provenienti da Madrid, conducendoli subito alla scoperta del quartiere ebraico, tra usi e tradizioni dell’antica comunità. Un’occasione per conoscersi e fare amicizia.
“Ci hanno fatto tante domande su come viviamo, cosa facciamo e com’è la vita ebraica per noi giovani – racconta a Shalom Gaia Raccah, studentessa – È stato uno scambio molto interessante e piacevole”.
Gli studenti spagnoli sono stati ricevuti anche dalla Presidente CER, Ruth Dureghello, e dal Rabbino Capo Riccardo Di Segni. La città di Roma affascina, ma la presenza di una vita ebraica così antica, radicata e viva ancora di più.
“In quanto ebreo religioso, è stato uno dei viaggi migliori che abbia fatto perché non ho avuto problemi con la Kasherut – ha detto Joshua Punturello, italiano residente in spagna, uno dei ragazzi in visita a Roma – La classe si è divertita molto e siamo rimasti colpiti dal loro stile di vita ebraica e dall’unione di questa comunità”.
Sabato, poi, i due gruppi hanno condiviso il pranzo dello Shabbat, anche se l’emergenza Covid ha ridotto in maniera drastica il numero di partecipanti. “Mi aspettavo molta gente, ma per colpa del Covid alla fine eravamo pochi – prosegue Joshua – Molti del Renzo Levi li conoscevo grazie ai campeggi giovanili ebraici, ma non ho potuto conoscerne molti altri e lo scambio non è avvenuto a pieno come volevamo. Siamo comunque rimasti in contatto con tutti loro via social”.