Finalmente torna Purim. Dopo due anni di rinunce dovute alla pandemia, un’allegra e gioiosa festa ha riempito il tempio Bet Shalom di Roma, tra canti, balli e giochi dei bambini, che hanno diramato un contagioso spirito d’allegria.
A rendere il tutto ancora più speciale, la presenza di un super ospite: Romolo, il lupo mascotte della A.S. Roma, che ha attirato l’interesse e la gioia di grandi e piccoli, indifferentemente dalle fedi calcistiche. Perché lo sport unisce, nonostante tutte le diversità. L’iniziativa è sorta nell’ambito delle collaborazioni fra la squadra giallorossa e la Comunità ebraica.
“E’ l’occasione per ringraziare la AS Roma, che si mette a disposizione, come sempre, per dare gioia ai bambini – ha detto Ruben Della Rocca, vicepresidente CER – Purim rappresenta la lotta all’antisemitismo, che si realizza con una vittoria del popolo ebraico. Molto significativo che la Roma ci permetta di festeggiare al meglio, perché anche lo sport è veicolo di pace, amicizia e rispetto del prossimo”. Tramite Mario Venezia, presidente Fondazione Museo della Shoah, anche la S.S. Lazio ha aderito all’iniziativa donando dei gadget.
Palloncini, giochi, musica, trucchi e cibo. Nulla è stato fatto mancare ai piccoli che, con le loro simpatiche e innovative maschere, hanno passato qualche ora di convivialità nell’ambito dell’ebraismo. Il merito della riuscita festa è stato soprattutto della Deputazione ebraica, presieduta da Piero Bonfiglioli, che ha curato il tutto nei minimi dettagli. Hanno preso parte ai festeggiamenti anche i vertici della Comunità, dalla Presidente Ruth Dureghello al Rabbino Capo Rav Riccardo Di Segni.
È stata l’occasione per ripartire. Una festa tanto voluta quanto attesa, che traccia il sentiero per un nuovo cammino all’insegna della spensieratezza e felicità, dello stare insieme in un comune spirito ebraico.