Settimia e le altre – La deportazione delle donne ebree da Roma

Redazione | 13-10-2021

Tra le donne deportate il 16 ottobre 1943 tornò soltanto lei, Settimia Spizzichino, che per decenni ha raccontato l’orrore, tramandando la memoria della Shoah. E’ proprio in occasione del centenario dalla sua nascita, e dell’anniversario della razzia 16 ottobre, che l’Assessorato alla Cultura della Comunità Ebraica di Roma, presenterà in diretta streaming domani “Settimia e le altre – La deportazione delle donne ebree da Roma” sui canali social dell’Archivio Storico, del Centro di Cultura e della Fondazione Museo della Shoah.

Con particolare riferimento alle donne vittime dell’odio razzista, l’obiettivo dell’evento, al quale interverranno esperti e studiosi, è quello di evidenziare come l’esperienza femminile sia stata drammatica anche in termini di identità di genere e che le deportazioni del 16 ottobre colpirono prevalentemente donne, anziani e bambini mentre gli arresti successivi riguardarono prevalentemente maschi adulti. Il panel si concentrerà anche nel far comprendere le dinamiche dell’occupazione di Roma e le terribili condizioni delle donne nei campi di sterminio, le violenze e le umiliazioni subite. Un particolare spaccato di quella terribile tragedia chiamata Shoah.

In programma, dopo la proiezione di una video intervista di Settimia Spizzichino, scomparsa nel 2000, i saluti della Presidente della Comunità Ebraica di Roma (CER) Ruth Dureghello e del Presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia, intervengono tra gli altri Gabriele Rigano (Università per stranieri di Perugia), Claudio Procaccia (direttore del Dipartimento Beni e Attività Culturali della CER), la storica dell’arte Giorgia Calò e Mario Spizzichino (nipote di Settimia). A moderare l’evento Massimo Finzi, Assessore alla Memoria CER.

Georges De Canino – Settimia Spizzichino 2020, tecnica mista su cartone