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    Segre, Casellati e Fico alla commemorazione a Roma per il Giorno della Memoria

    Il Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati e il Presidente della Camera Roberto Fico, insieme alla Senatrice a vita Liliana Segre, questa mattina hanno posto una corona di fiori in Largo 16 ottobre 1943, nello stesso luogo dove iniziò il rastrellamento e la deportazione degli ebrei romani.

    A riceverli la Presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, la Presidente dell’UCEI Noemi Di Segni e Mario Venezia Presidente della Fondazione Museo della Shoah. 

    “Bisogna ricordare dal 28 in poi”: queste le parole di Liliana Segre, mentre il Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati ha affermato che il Giorno della Memoria “è l’occasione per rinnovare l’impegno a combattere l’indifferenza”.

    Una corona di fiori è stata posta anche dal vice ambasciatore di Israele in Italia Alon Simhayoff.

    Presenti anche il vescovo ausiliare di Roma centro Mons. Daniele Libanori, Mons. Paolo Selvadagi vescovo ausiliare Roma ovest con delega all’ecumenismo e dialogo, Don Marco Gnavi ed altri preti e parroci che hanno voluto esprimere un gesto di solidarietà silenzioso portando dei fiori in Largo 16 ottobre 1943.

    “Con il trascorrere del tempo, scompaiono i testimoni e guardare al passato diventa sempre più difficile. Questa è oggi una riflessione più che necessaria intorno al significato del 27 gennaio. Perché è un momento in cui le istituzioni, il Paese e la società civile si soffermano a riflettere sul passato e lo fanno nella prospettiva di analizzare i segnali del presente e di infondere nel futuro dei semi di speranza e dei valori che le giovani generazioni devono saper raccogliere, riconoscere e fare propri: affinché il pregiudizio che portò allo sterminio non sia più il seme e l’humus della società che viviamo” ha dichiarato la Presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello.

    Per il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni “Questa giornata più che agli ebrei deve servire all’intera società, in questo giorno il dramma che è successo deve essere proiettato in modo che si rifletta per far comprendere i danni che ne possono scaturire quando si perde la ragione.”

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