di Dario Coen
C’è un
ebreo romano, molto romano, nato nei primi del secolo scorso, venuto a mancare
28 anni fa, che è stato recentemente ricordato da parenti ed amici al bet
Michael, il tempio di Monteverde a Roma.
Questo
ebreo, famoso in tutta la comunità, stimato ed amato da ogni famiglia di
ogni parte della città, si chiamava Lello Piattelli ed aveva il compito di
passare una volta al mese in ogni casa delle famiglie ebraiche per aprire il
bossolo del Keren kayemet LeIsrael pieno di spiccioli raccolti per piantare
alberi in Israele.
Questo
signore, alto e ben distinto, elegante e sempre sorridente, felice e
dolce, era forse una delle poche testimonianze della comunità che entrava nelle
case degli iscritti. La sua visita era accolta sempre con gioia e felicità ed
una delle poche, se non l’unica, nella quale la Comunità portava a domicilio
ebraismo e sionismo, con tutti i valori connessi.
Negli
anni Settanta, ma sicuramente a partire dagli anni Cinquanta, subito dopo la
guerra e dopo la nascita dello Stato d Israele, la Comunità ebraica di Roma era
molto meno presente di adesso, con meno sinagoghe aperte, meno rabbanim e le
scuole solo elementari e medie. Non c’erano i licei aperti. La visita a
domicilio di Lello Piattelli era quindi un appuntamento al quale non si voleva
e non si poteva rinunciare per la gioia di bambini ed adulti che lo ricevevano
sempre a braccia aperte.
Suo
nipote Jonatan Della Rocca, lo ha quindi ricordato in questo anniversario con
un breve limud nel quale ha spiegato, tra l’altro, la strana coincidenza del
28° anniversario che coincide proprio con il significato di coah, forza. La
forza e la volontà di trasmettere i valori del nonno Lello.
A
seguire un intervento di rav Roberto Della Rocca, anche lui nipote, che si è
soffermato sul significato della parasha della settimana, dell importanza della
vita umana e del rispetto dello shabat. La vita per noi ebrei, ha sostenuto rav
Della Rocca, non e’ il valore assoluto più importante, sempre e comunque,
perché ci sono dei fondamenti per i quali non si puo arrivare a compromessi.
Lello
Piattelli quindi è stato finalmente ricordato da ben quattro generazioni a lui
successive, erano infatti presenti i figli, i nipoti e le due generazioni
successive. Non tutti presenti perchè alcuni dei quali vivono in Israele,
seguendo quindi con orgoglio i suoi insegnamenti. Lello Piattelli, tra l’altro,
ha avuto figli e nipoti rabbini romani ed altri ancora trasferiti in Israele,
degni eredi dei suoi insegnamenti.