“Neo mamme e non solo” è un gruppo Facebook nato per scambiarsi consigli e idee su tutto ciò che concerne i bimbi di qualsiasi età in un contesto kosher. Dall’affiatamento creatosi all’interno di questa community virtuale e la voglia di aiutarsi a vicenda è nato il “Progetto Shifrà e Puà”: una nuova iniziativa svolta sul territorio romano per dare supporto alle mamme che hanno appena partorito con pasti caldi e non solo, grazie alla collaborazione di tante mamme volontarie ebree.
Shifrà e Puà erano Yocheved e Miriam, rispettivamente madre e sorella di Moshe. Secondo le fonti erano ostetriche ed aiutavano le mamme dopo che avevano partorito, e si rifiutarono di sottostare all’ordine del faraone che aveva comandato loro di uccidere i neonati maschi ebrei.
In molte comunità del mondo, gruppi di donne continuano la tradizione usando questo nome (o altri nomi) e organizzando la preparazione e la distribuzione di cibo a turni, alcuni per una settimana altri per due post partum. Questo serve ad aiutare la neo mamma che magari non ha tempo di pensare a se stessa e anche a farla sentire meno sola e darle l’opportunità di chiacchierare con altre donne. Un’idea nata da Silvia Guetta Katz e con l’aiuto di Giordana e Jessica Guetta per rilanciare il progetto, promosso dal Movimento Chabad Lubavitch, insieme a Chani Hazan Benjaminson.
Ad oggi le volontarie sparse sul territorio romano sono circa quindici e si attivano quando c’è necessità. Tra i progetti futuri, l’idea di aggiungere un servizio di “abbinamento” tra mamme giovani e donne di mezza età che con la loro esperienza potranno aiutare le neomamme bisognose di supporto: anche solo un’ora, tempo di ricaricare le batterie con un po’ di riposo o una doccia calda per poter ripartire più rilassata nella cura del proprio bambino.