PROBLEMI DI HALAKHÀ CONTEMPORANEA. PARASHÀ DI ‘ÈKEV: SERVENDOLO CON TUTTO IL VOSTRO CUORE (DEUT. 11, 13). CIOÈ CON LA TEFILLÁ (RASHÌ).

Cellulari al tempio

Domanda

Accadde in un tempio di Gerusalemme. Nonostante un grosso cartello all’entrata del tempio chiedesse ai partecipanti di spegnere i cellulari, un ebreo poco attento lasciò i propri telefoni portatili accesi.  Durante la Amidà gli apparecchi iniziarono a suonare disturbando la preghiera di tutto il pubblico. Il responsabile del tempio prese dunque i cellulari e li pose su una panchina all’esterno del bet hakenèset. Terminata la Amidà, il padrone dei telefoni uscì a riprendere gli apparecchi che, però, erano stati rubati. Quell’ebreo chiese di essere risarcito dal responsabile del tempio il quale, a sua volta, ritenne di non dover assolutamente ripagare i telefoni rubati essendo il padrone degli stessi in difetto di comportamento. Qual è la norma a riguardo?

Risposta

Rav Zilbershtein rispose: Se il tribunale Rabbinico della Comunità avesse emanato preventivamente la norma che i telefoni possono essere portati fuori di un tempio in caso di disturbo, al padrone dei cellulari non sarebbe spettato alcun rimborso. Non essendovi però, nel nostro caso, alcuna decisione in merito presa dal Tribunale Rabbinico locale, il responsabile del tempio non doveva assolutamente agire di propria spontanea volontà. D’altro canto anche il padrone del cellulare ha contravvenuto ad una regola posta all’entrata del tempio. Pertanto riteniamo che al padrone dei cellulari spetti metà del costo degli stessi e che questa cifra debba essere elargita dal responsabile del tempio.

Domanda

In un tempio accanto all’ospedale Hadassa di Gerusalemme pregavano parecchi medici e infermieri durante il loro tempo di pausa. Molti di questi tenevano acceso il proprio cellulare in modo di potersi velocemente recare alla casa di cura in caso di bisogno. In realtà, solo in rari casi le chiamate provenivano dall’ospedale. I responsabili del tempio, così, decisero di allestire all’interno del bet hakenèset un apparecchio elettronico in grado di isolare le linee telefoniche di coloro che si trovavano in loco. I dottori si rivolsero al Tribunale Rabbinico per chiedere di togliere il suddetto apparecchio. Qual è la norma a riguardo?

Risposta

Rav Eliashiv rispose: La Torà, di fronte alla malattia, impone di tralasciare ogni divieto al fine di sostenere colui che necessita di aiuto. Perciò, anche se vi fosse un’unica possibilità su mille che una telefonata possa servire a salvare una vita umana, se il tempio è accanto ad un ospedale, è assolutamente vietato isolare le linee telefoniche.  

 Rav Roberto Colombo 

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