Presentato in diretta sulla pagina Facebook del Museo Ebraico di Roma e del Centro di Cultura Ebraica, il libro del filologo italiano Giulio Busi “Città di Luce. La mistica ebraica dei palazzi celesti” edito da Einaudi nel 2019.
Una novità assoluta: la traduzione dell’intero corpus della mistica dei palazzi celesti, le hekhalot, con tanto di apparato critico; una letteratura cresciuta tra età tardo antica e primo medioevo.
Si tratta dunque dei testi che precedono la Cabbala.
A discutere del libro insieme all’Autore sono intervenuti il Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, per un saluto di apertura, il Rabbino Capo di Roma, Rav Riccardo Di Segni e Silvana Greco, Docente di Sociologia del Giudaismo e della Shoah, presso la Freie Universität Berlin.
Con una grande forza poetica, che oltrepassa il confine tra letteratura ed esperienza conoscitivo-sapienziale, Busi conduce il lettore in un viaggio alla scoperta di un mondo spirituale affascinante e poco conosciuto: le città di luce. Luoghi di mistica, Sapienza e conoscenza.
“Si tratta di testi molto antichi, di cui si sa poco. Il primo problema di questo tipo di letteratura è la loro organizzazione, perché sono testi di diversa tradizione” ha detto Rav Di Segni nell’introduzione all’autore, “in questi testi c’è l’importanza della preghiera: sono testi di preghiera, che possono aver influenzato quelle successive, sia tradizionali, sia le preghiere più rare.Questo è un lavoro di fondamentale importanza, nonché il presupposto di ulteriori studi”.