16 ottobre 1943. 1022 tra uomini, donne, bambini della Comunità Ebraica di Roma vengono rastrellati in tutta la città per essere deportati dai nazisti nei campi di sterminio. Quasi tutte le famiglie ebraiche della capitale furono colpite dalla razzia, dagli arresti, dalle deportazioni. Per questo il 16 ottobre resta la data simbolo della Shoah per gli ebrei di Roma e…
ROMA EBRAICA
La storia di Emanuele Di Porto nella presentazione del PCTO organizzata dalla Fondazione Museo della Shoah
«Ho sempre pensato solo a sopravvivere» ha spiegato Emanuele di Porto a centinaia di studenti che hanno ascoltato la sua testimonianza all’evento inaugurale dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) 2022-23 organizzato dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma e presentato al Teatro Palladium. La Fondazione Museo della Shoah aderisce al progetto PCTO dal 2017 e questo incontro…
Hosh’anà Rabbà, Sheminì Atzeret e Simchà Torah: usi e costumi degli ebrei di Roma. Intervista a Sandro Di Castro
L’ultimo giorno della festa di Sukkot è detto Hosh’anàRabbà, che rappresenta la chiusura di un ciclo iniziato con Rosh Hashanà: in questa occasione viene posto il sigillo al giudizio divino. Per questo, è detto anche “piccolo Kippur” e, per tutta la notte che lo precede, è usanza rimanere svegli e leggere il libro di Devarìm. Una fonte storico-religiosa ci fornisce però…
I bambini delle scuole ebraiche ricevono la Torah al Tempio Maggiore
Oramai è una cerimonia consolidata da anni, e certamente una delle più emozionanti per i bambini e i genitori. Questa mattina i bambini della Scuola ebraica di Roma “Vittorio Polacco” hanno ricevuto in dono dal Rabbino Capo Riccardo Di Segni i volumi della Torah e il siddur di preghiere. La direttrice della scuola Milena Pavoncello ha voluto mostrare dell’edizione di Torah…
Al Bet Michael svelata una targa in Memoria di Stefano Gaj Taché
In memoria del piccolo Stefano Gaj Taché, che perse la vita nell'attentato alla Sinagoga di Roma nel 1982, il Tempio Bet Michael ha dedicato alla sua memoria una targa in marmo. Una lastra che assume ancora più importanza in un luogo che rileva il nome ebraico della giovane vittima, e che oggi è un polo ebraico della città: la più…
Una giornata, mille emozioni
Al Tempio Maggiore la donazione di Sefer Torà in memoria di Stefano Gaj Taché alla presenza del Presidente MattarellaUna mattinata particolarmente toccante e coinvolgente per la Comunità Ebraica di Roma. Oltre un migliaio di persone hanno affollato il Tempio Maggiore in occasione del 40° anniversario dell’attentato terroristico palestinese che il 9 ottobre 1982 tolse la vita al piccolo Stefano Gaj…
Il discorso di Rav Elio Toaff del 1983, in occasione del primo anniversario dell’attentato del 9 ottobre
Ci siamo riuniti in questo Tempio oggi per commemorare Stefano, la piccola vittima dell’odio secolare che ha armato la mano di assassini che vedono nell’ebreo un bersaglio più facile e meno rischioso. La sua morte lo ricollega a tanti altri bambini ebrei che nel mondo sono caduti per la santificazione di Dio. Quanti furono in tutta l’Europa i bambini ebrei…
L'eredità del dolore. L'attentato del 9 ottobre 1982 attraverso gli occhi dei figli dei sopravvissuti
L’attentato del 9 ottobre 1982 alla Sinagoga di Roma ha avuto delle forti ripercussioni anche sulle generazioni successive, in particolare sui figli dei sopravvissuti. Tra i più giovani emerge una diversa percezione di quanto accaduto. «Seppi di mio padre quando ero piccolo, ed ogni anno ho approfondito maggiormente. Lui è sempre stato riservato su questo tema, sebbene ce ne abbia…
La straordinaria storia di Nereo Musante e di quel libro che gli salvò la vita
Esistono oggetti che hanno il potere di parlare. La loro potenza cattura lo sguardo, ma è la storia che si cela dietro di essi che conquista. Il Museo Ebraico di Roma è stato creato con questo intento: custodire, raccogliere e conservare oggetti che narrano secoli di storia della Comunità Ebraica di Roma, e che al contempo attraverso la loro esposizione…
Uno Tzaddìk è colui che sogna e aiuta a sognare
Il piccolo Stefano Michaèl Gaj Taché, uno Tzaddìk come tutti i bambini, fu ucciso quarant’anni fa da esseri indegni e disumani mentre ancora si trovava assieme ad altri bimbi e adulti, uomini e donne, all’esterno del Tempio Maggiore di Roma. Gli ebrei si erano uniti lì solo per pregare, per benedire i propri figli, per cantare e gioire nella festa…