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    Notte della Cabbala: al centro delle riflessioni la felicità

    Nonostante le difficoltà in materia di distanziamento sociale ed uso delle mascherine, con grande sacrificio si è tenuto per il tredicesimo anno consecutivo “La notte della Cabbala”, evento volto a diffondere la cultura ebraica a tutto il mondo. Numerosissimi i presenti, che si sono attenuti alle normative previste per il regolare svolgimento dell’esercizio, quali misurazione della temperatura all’entrata, uso di mascherine, posti distanziati, mani igienizzate. “Avere del pubblico in presenza, questa sera, è una grande soddisfazione perché stiamo dimostrando che di fronte a quello che ci circonda, di fronte alla difficoltà, ai pericoli, al Covid, possiamo organizzarci e vivere una diversa normalità, ciascuno con gran rispetto e con gran senso di responsabilità” ha dichiarato la presidente CER, Ruth Dureghello, che ha inaugurato l’evento. Il tema centrale della serata è stata la “Felicità”, sulla quale il Caporabbino di Roma, Rav Riccardo Shemuel Di Segni, e lo psichiatra-psicoterapeuta, Raffaele Morelli, hanno condotto una riflessione per capirne il significato sia nell’ebraismo che nella psicologia. L’ospite della seconda metà della serata è stato il cantautore Simone Cristicchi, il quale ha intrattenuto il pubblico leggendo il suo monologo intitolato “Alla ricerca della felicità”, intervallato da sue canzoni e poesie, concludendo poi “La ricerca della felicità. Oggi più che mai, dopo un terremoto così devastante come è stato il periodo del Covid, abbiamo bisogno di rimettere al centro della vita questa parola, felicità, che troppo spesso lasciamo in disparte”.

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