Il 7 ottobre è stato inferto un colpo terribile non solo al popolo ebraico, ma a tutto il mondo civile, ai valori di libertà in cui crediamo e sui quali si basa la nostra società democratica. Un nuovo 11 Settembre, ma più minuzioso e implacabile. Un atto di terrorismo di massa antisemita, un pogrom all’interno di Israele, la terra in cui avremmo dovuto sentirci più al sicuro. Una “caccia all’ebreo” casa per casa, scuola per scuola, strada per strada. Senza pietà verso le donne, gli anziani, i bambini, addirittura i neonati. Un massacro reso ancora più crudele dal rapimento dei civili e da torture, umiliazioni, esecuzioni. Un orrore che purtroppo sembra già rimosso dalla coscienza di parte dell’opinione pubblica.
Tutto questo è inaccettabile.
L’indifferenza del mondo, delle organizzazioni internazionali, di alcune associazioni per i diritti civili, di certe scuole e Università, di fasce della popolazione, è il sintomo agghiacciante della perdita di consapevolezza morale: dell’incapacità di riconoscere la “linea rossa” che non dovrebbe mai essere valicata, pena la perdita dell’anima per una comunità fondata sulla convivenza, che abbia a cuore i valori umani sui quali è nata e che sono la sua ragion d’essere.
Per questo abbiamo deciso di lanciare un appello, in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e indetto una manifestazione nazionale che raccolga a Piazza del Popolo, a Roma, alle 19 di martedì 5 dicembre, tutti coloro che avvertono l’urgenza di testimoniare e dire No all’antisemitismo e No al terrorismo.
Nessuno può credersi estraneo a quanto sta accadendo, in Israele come in Europa. Alla profanazione delle Pietre d’Inciampo davanti alle nostre case, un oltraggio alla memoria di quanti furono uccisi dall’odio nazista. Alla ricomparsa dei marchi sulle abitazioni degli ebrei a Parigi, come sul corpo degli ostaggi a Gaza. Perché l’antisemitismo e il terrorismo non riguardano solo gli ebrei, riguardano tutti.
Dire No all’antisemitismo e al terrorismo significa dire No agli stupri e alle violenze sulle donne, all’intreccio infame di sessismo criminale e antisemitismo che non è stato condannato in modo netto neppure da chi, a livello internazionale, ne avrebbe avuto il dovere.
La manifestazione di martedì 5 dicembre è un appello a tutti perché non si voltino dall’altra parte, perché ritrovino le ragioni che tengono unita una democrazia. Le ragioni della libertà e della tolleranza.
Vi aspettiamo tutti.
Dobbiamo far sentire la nostra voce. La voce di chi non dimentica gli orrori del passato e gli orrori del presente, di chi non si arrende all’odio, di chi dice No all’antisemitismo e No al terrorismo.
Martedì 5 dicembre, ore 19, tutti a Piazza del Popolo, a Roma.