“Canti trebani” è un’opera di poesia scritta da Georges de Canino durante un suo soggiorno a Trevi nel Lazio, vicino a Subiaco e a Fiuggi, e si ispira a memorie personali e collettive, intrecciando la bellezza del paesaggio con riflessioni profonde sulla vita, ricordi e storie. La presentazione del libro si è svolta presso il Centro Ebraico Pitigliani a Roma, in una serata organizzata in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma e la Fondazione per il Museo della Shoah, dove il pubblico ha avuto l’opportunità di immergersi nell’universo poetico dell’autore.
L’incontro è iniziato con i saluti istituzionali del Rabbino capo Rav Riccardo Di Segni, del presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun e di Miriam Hayun, che hanno messo in luce la poliedricità di Georges de Canino, ricordando come l’artista sia capace di spaziare tra diverse forme d’arte, dalla pittura alla musica, fino alla poesia, riuscendo sempre a “dare voce alle sue creazioni con profondità e intensità”.
L’evento, condotto dallo storico dell’arte Cesare Terracina, ha visto la lettura delle poesie tratte dal libro affidata ad Alessio Di Caprio. Durante la serata, sono intervenuti esponenti del panorama culturale e artistico, tra cui il poeta Elio Pecora, il curatore del libro Michele D’Amici e la storica dell’arte Francesca Pietracci, che ha ricordato l’impegno e il talento di de Canino, citando tra le sue opere la scultura su Eichmann, che rappresenta rose scolpite a testa in giù su una pietra, simbolo di riflessione storica.
“Ogni parola della poesia dovrebbe portare nel lettore tante altre parole. Questo libro ha un posto nell’unicità di Trevi, e il soggiorno ha generato questi canti, trasmettendo densità alla poesia. Come diceva Umberto Saba, la poesia deve essere onestà e nascere dalla spontaneità. In questi versi ci sono i minimi movimenti degli occhi che vedono tutti i colori e la memoria che rievoca ricordi lontani. In questi canti, il sentimento vive su tutto” ha detto il poeta Elio Pecora, elogiando la densità e l’autenticità dei Canti trebani.