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    La tradizione ebraica italiana diventa internazionale: la storia di “Talled di Seta”, un’attività imprenditoriale tutta al femminile

    La scorsa settimana il Muhlenberg College ha ospitato un webinar tutto al femminile, dedicato all’attività imprenditoriale, ormai diventata internazionale, di due giovani sorelle romane Dora e Sofia Piperno. “Talled di Seta” è il nome del brand, che realizza Talled in seta pura, con monogrammi e stemmi famigliari, riportando alla luce un’antica e affascinante tradizione dell’ebraismo italiano.

     

    Un oggetto importante e centrale nella pratica cultuale ebraica, realizzato completamente a mano e 100% Made in Italy, è quello che realizzano le sorelle Piperno, che da un’idea nata a livello familiare, sono state in grado di realizzare un marchio imprenditoriale che sta riscontrando successo su scala internazionale. “Tutto è iniziato prima che mia sorella Dora si sposasse. Il suo desiderio era regalare un Talled a suo marito per l’evento, così abbiamo iniziato a un’intensa ricerca, che non ha prodotto risultati. Prima del mio matrimonio riusciamo finalmente a sviluppare il primo prototipo del Talled in un negozio che vendeva articoli ecclesiastici, riuscendo a replicare una cosa molto simile, almeno per quanto riguarda la stoffa, agli antichi Talledot italiani. Non avendo però frange, abbiamo dovuto trovare qualcuno che le realizzasse, considerando che questo costituisce la parte più complessa del lavoro, così grazie a mio suocero, proprietario di David Saddler abbiamo trovato un’azienda a Como che lavora la seta. Oggi, infatti, possiamo contare un lavoro unico di manifattura realizzato da un gruppo di signore di Como che eseguono, una ad una, le frange al Talled. Sono mamme, nonne che confezionano il prodotto espressamente per noi- spiega a Shalom Sofia Piperno, co-fondatrice del brand- così inizialmente mia madre decise di preparare alcuni Talledot per i membri stretti della famiglia, ma la quantità superò la necessità, spingendoci a mettere un post su Facebook per dar via i pezzi rimasti. In venti minuti erano tutti finiti. Comprendiamo dunque che l’oggetto interessa molto gli ebrei di Roma, e successivamente ci arrivano ordini anche da luoghi più lontani. Decidiamo quindi di fare una seconda produzione, migliorando il prodotto, rifinendolo e facendo dei pre-order. Da lì ci è stato chiaro che il prodotto poteva funzionare, non solo in Italia ma anche all’estero”

     

    La tradizione famigliare dei Pavoncello si origina molto tempo fa, durante gli anni del ghetto in cui molti ebrei, vessati dai provvedimenti della bolla papale, furono costretti a diventare “straccivendoli” imparando l’arte della tessitura.

     

    Un pezzo unico, che ha destato l’attenzione non solo degli ebrei italiani, legati da secoli alla tradizione del manto realizzato in seta, ma anche ebrei europei, sefarditi perlopiù, portoghesi o spagnoli.  “A quel punto abbiamo deciso di ampliare il prodotto, iniziando a produrre Talledot da neonati, da bambini, e per la Chuppà (baldacchino nunziale), e soprattutto abbiamo deciso di ampliare il modello offrendo una vasta gamma di colori- dice Dora Piperno – aggiungendo monogrammi e stemmi famigliari. Nel 2016 siamo ufficialmente riuscite a fare la prima produzione di Talledot in seta in un’azienda orafa di Padova, assieme al Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, e ai Rabbini Pino Arbib e Umberto Piperno.”

     

    Non solo bellezza ma molto di più, perché l’acquisto di un Talled contribuisce a sostenere la sinagoga di Via Balbo a Roma “La cosa bella è che chi sceglie di volere le frange in seta sul manto sceglie al contempo di donare il ricavato all’Oratorio Di Castro per sostenere la sinagoga. “Idur Mitzvà” la chiamano i Rabbanim, qualcosa che rende l’azione ancor più bella aiutando chi ne ha bisogno” spiegano Dora e Sofia

     

    Una fabbrica dislocata tra Como, Padova, e Roma, e supervisionata dall’inizio alla fine dai Rabbini, che scelgono accuratamente il baco da seta e controllano ogni singolo procedimento della filatura. Un processo lungo e impegnativo, che da vita ad un gioiello senza tempo. “La prima volta in assoluto che è stato realizzato, ci sono voluti cinque giorni lavorativi che hanno dato vita a mezzo kg di seta, utile per circa 50 Talledot” spiega Dora Piperno.

     

    Il Primo Levi Center di New York, il Vassar College sono solo alcuni dei prestigiosi luoghi che hanno ospitato Dora e Sofia per parlare del loro progetto, divenuto una realtà imprenditoriale anche oltreoceano. Nel 2019 la rivista online “Forward” pubblica un articolo sui Top Five Talled e, Talled di Seta compare tra questi. Il sogno delle sorelle Piperno? Che tutti i musei ebraici del mondo oltre a Roma, Ferrara, Londra, Siena, e addirittura Dubai, espongano e vendano questo oggetto unico simbolo dell’ebraismo italiano, unico e senza tempo. “La nostra è una storia di successo, nata un po’ per caso, proprio ieri c’è arrivato un ordine da Singapore. Ma già in passato abbiamo ricevuto richieste dal Canada, dalla Russia, dall’Australia e molti altri.

     

    Un capo di artigianato di qualità, che non rinuncia però alla bellezza e all’eleganza delle tradizioni.

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