Due donne che si avvicendano al centro di cultura della Comunità Ebraica di Roma. Lascia Miriam Haiun che va in pensione, subentra come coordinatrice Giorgia Calò. “Sono molto lusingata. Mi sento pronta ad affrontare questa nuova sfida professionale e felicissima di poter lavorare con persone dalle spiccate capacità. – spiega Calò- Sarà stimolante perché le idee non mancano, tenendo naturalmente conto che il CCE già svolge un lavoro straordinario. Sono lieta di mettere a disposizione le mie competenze ed esperienze”. Riguardo a chi l’ha preceduta, Calò è molto emozionata. “Raccogliere il testimone di Miriam Haiun è un onore e un onere. Ho avuto la possibilità di toccare con mano il lavoro straordinario che ha fatto in tutti questi anni. Sarà dunque per me una grande sfida”.
Le linee guida saranno quelle di un cammino già tracciato: “informazione, conoscenza e divulgazione della cultura ebraica, in tutte le sue sfaccettature, rimangono i pilastri fondamentali per una crescita costante”. Attenzione anche alla società nel suo complesso. “La cultura ebraica nelle sue numerose declinazioni ha dato da sempre prova di essere oggetto di interesse non sono all’interno della Keillà. La società contemporanea oggi più che mai ha bisogno di punti fermi, di certezze, di respirare e vivere contenuti che vanno al di là della semplice spettacolarizzazione”.
C’è poi la domanda d’obbligo: quale libro consiglia sotto l’ombrellone. “Un libro di alcuni anni fa del grande scrittore israeliano Abraham Yehoshua, scomparso lo scorso giugno. Elogio della normalità. Saggi sulla diaspora e Israele, pubblicato da Giuntina. Un saggio che mi ha formata, utile per chi voglia approfondire il concetto di identità”. Giorgia Calò collaborerà fianco a fianco di un’altra donna, l’assessore alla cultura della Comunità ebraica di Roma, Giordana Moscati. “Sono felice di lavorare con Giordana Moscati che ha dimostrato nei tanti anni di consiliatura di essere una persona che si spende costantemente in maniera professionale, dinamica e partecipativa”.
Anche Giordana Moscati è pronta alla sfida. “Per prima cosa – puntualizza l’assessore – vorrei ringraziare Miriam Haiun. È stato un direttore eccezionale per tanti eventi e iniziative. Abbiamo affrontato insieme anche il duro periodo della pandemia”. Riguardo alla scelta di Giorgia Calò, Giordana Moscati spiega che “Lavorare con lei sarà sicuramente frizzante. Cercheremo di rendere la cultura ebraica più fruibile anche per i giovani e faremo largo uso dei social, soprattutto quelli che usano le nuove generazioni. Calò mi ha preceduto come assessore alla cultura della comunità ebraica di Roma, la scelta di affidarle il ruolo di coordinatrice è basata sulle competenze. In più come ex assessore conosce la macchina comunitaria da dentro”.
Molte le iniziative in programma per la prossima stagione. “Prima di tutto – annuncia Moscati – la giornata europea della cultura fissata per il 18 settembre. Poi ci sarà l’anniversario del 9 ottobre, l’attacco alla Sinagoga, sarà un periodo ricco di convegni e presentazioni di libri che ricordano il tragico evento. Ma ci saranno anche momenti più leggeri, per esempio, stanno andando benissimo le guide alle mostre che ci sono a Roma. Abbiamo già due giornate fissate per Van Gogh. Anche quella su Klimt ha interessato parecchio. Ci concentriamo sugli aspetti ebraici dei quadri e nel caso di Klimt ovviamente abbiamo parlato della Giuditta che ritraeva Adele Bloch-Bauer esponente di spicco dell’alta società ebraica viennese.”