La cucina giudaico-romanesca assoluta protagonista per “La cucina virtuosa. una tradizione ebraica”. Questo progetto della Comunità Ebraica di Roma, in collaborazione con la Regione Lazio e l’ARSIAL, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura nel Lazio, è dedicato a promuovere l’economia circolare del cibo che trova origine nella cosiddetta cucina di necessità, alla quale anche gli ebrei furono spesso spinti a ricorrere: il cibo quotidiano come prova d’ingegno dunque, ricette che se nel passato erano simbolo di segregazione o povertà, oggi si riscoprono come patrimonio della cucina locale del Lazio.
Per l’occasione è stata proposta una selezione dell’immenso patrimonio culinario della cucina ebraica romana presso il Centro Ebraico Il Pitigliani, con un occhio particolare proprio a quelle pietanze riconoscibili nel tratto comune di cucina virtuosa. A presentare la serata i curatori de “La cucina virtuosa. una tradizione ebraica” Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Marco Panella, insieme a Sandro Di Castro che, insieme a Giovanni Nucci, ha curato i testi e la raccolta di ricette consegnati ai presenti in sala. Di Castro durante la serata ha recitato un sonetto da lui scritto in giudaico romanesco proprio sul tema della cucina giudaico romanesca. Mentre per i saluti istituzionali sono intervenuti la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, e Mario Ciarla, Presidente dell’ARSIAL.
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