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Commozione, dolore, rabbia sono state al centro della manifestazione organizzata dalla Comunità Ebraica di Roma per ricordare la strage compiuta dai terroristi di Hamas nei confronti della famiglia Bibas, per invocare la liberazione di tutti gli ostaggi ancora prigionieri e per non dimenticare la strage compiuta il 7 ottobre 2023.
Piazza di Pietra, nel cuore della Capitale, ha così accolto centinaia di persone e si è colorata di arancione, come i capelli dei piccoli Kfir e Ariel Bibas, rapiti rispettivamente a 9 mesi e 4 anni, per poi essere barbaramente uccisi dai terroristi poche settimane dopo la prigionia.
La piazza, illuminata dalle candele, gremita di gente indignata per il trattamento che stanno ricevendo gli ostaggi, con animo e forza di volontà ha rinnovato a gran voce la richiesta di liberazione degli ostaggi dalle crudeli mani dei terroristi di Hamas.
Il luogo, situato di fronte al Tempio di Adriano, ha acquisito un particolare significato: come ha ricordato il capo rabbino di Roma Rav Riccardo Di Segni l’imperatore romano Adriano fu un persecutore di ebrei: impose il divieto della milà e sterminò gli ebrei in rivolta contro l’Impero. Oggi di fronte a questo luogo che celebra il sovrano la comunità ebraica si è ritrovata in gran numero. Ha poi ricordato l’attentato fallito a Tel Aviv l’altro giorno:“Durante l’Haggadah c’è una frase che si ripete e che dice “Il Signore ci salva dalle loro mani”. È quello che è successo giovedì sera. Era stata programmata un orribile catena di attentati che sarebbero esplosi nell’ora di punta, avrebbero fatto centinaia di vitimme, הַקָּדוֹשׁ בָּרוּךְ הוּא מַצִּילֵנוּ מִיָּדָם, Il Signore ci salva dalle loro mani”.
Le circostanze dell’assassinio dei piccoli fratelli Bibas, raccontate dal presidente uscente Victor Fadlun, hanno commosso i presenti. “Ci hanno strappato due creature innocenti. In questi anni da tanti teatri di guerra ci sono stati fatti resoconti di crimini disumani e spesso i bambini che sono stati vittime collaterali di questi conflitti. Quello che ha fatto Hamas non lo abbiamo mai visto prima. Hanno ucciso a mani nude due bambini, seviziando i corpi” ha ricordato Fadlun. In conclusione, il presidente ha rammentato come “l’indifferenza sia una scelta” quando si tace sulla sorte dei rapiti.
Bendetto Sacerdoti, esponente in Italia per il Forum delle famiglie degli ostaggi, ha posto l’accento sulla sorte di chi è ancora nelle mani di Hamas “Oggi a Gaza restano 63 ostaggi, si stima che almeno 27 siano ancora vivi. Riportiamoli a casa, oggi!”.
La manifestazione, dove era palpabile l’emozione, si è conclusa con l’intonazione della Hatikwa.
Ha organizzato la manifestazione la CER con il Forum per la famiglie degli Ostaggi. Presentati da Alessandro Luzon, Assessore ai Rapporti Istituzionali della CER, sono intervenuti Stefano Parisi, presidente dell’Associazione Setteottobre; Riccardo Pacifici, Presidente della European Jewish Association; l’On. Simonetta Matone; l’On. Maria Elena Boschi; il presidente dell’Unione Giovani Ebrei Italiano Luca Spizzichino; l’On. Lucio Malan; il filantropo Walter Arbib; Barbara Pontecorvo per l’Osservatorio Solomon; Alex Zarfati per Progetto Dreyfus; l’On. Paolo Barelli; il Direttore di Radio Radicale Giovanna Reanda; i giornalisti Antonino Monteleone e Claudia Conte; Micol Di Gioacchino per il B’nai B’rith Giovani Roma. Molto apprezzata la solidarietà di questi politici e giornalisti che hanno portato la loro solidarietà; è stata invece denunciata l’assenza e le posizioni antisioniste emerse in questi mesi da parte di numerose altre figure rappresentative della politica, della comunicazione e di diversi altri ambiti.