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    ROMA EBRAICA

    Jonathan, David e Raz: i giovani soldati di Tsahal, l’esercito di popolo

    Pubblichiamo di seguito l’editoriale del Direttore Ariela Piattelli che apre il nuovo numero di Shalom Magazine “Tsahal, esercito di popolo”, relativo al bimestre luglio-agosto, in questi giorni in distribuzione presso alcuni dei consueti punti comunitari e in consegna nelle case degli abbonati.

    Negli ultimi mesi, tra tutte le storie dei soldati di Tsahal che stanno combattendo contro i terroristi di Hamas ed Hezbollah dal 7 ottobre 2023, ce ne sono alcune che hanno colpito di più l’immaginario e che sono arrivate, per ragioni diverse, sulle pagine dei giornali italiani, spesso indolenti rispetto alle vicende umane dei militari israeliani.
    C’è la storia di Arnon Zmora, l’ispettore capo dell’unità antiterrorismo Yamam, che è rimasto vittima del fuoco terrorista palestinese a Gaza mentre faceva da scudo a quattro ostaggi, poi anche grazie a lui liberati. L’operazione, che è stata rinominata postuma a Zmora, ha riportato la mente al luglio del 1976, quando ad Entebbe a soli trent’anni veniva ucciso il tenente colonnello Yonatan Netanyahu, in una delle imprese più coraggiose e gloriose condotte dallo Stato d’Israele (dopo anni rinominata “Operazione Yonatan”).
    Gli esempi dell’eroismo dei soldati di Tsahal costellano la storia del Paese da oltre un secolo, da molto tempo prima della dichiarazione d’Indipendenza: in questo numero di Shalom Magazine Ugo Volli ne ripercorre le tappe partendo dal “primo embrione dell’autodifesa” dello Stato ebraico arrivando ai giorni nostri, in cui l’IDF è diventato una delle espressioni più solide e sofisticate nel panorama mondiale.
    Oggi pensare a Tsahal impegnata esclusivamente su scenari militari e campi di battaglia è riduttivo in termini assoluti, perché la spina dorsale di IDF sono i cittadini che hanno competenze in vari ambiti, come ad esempio l’evoluzione tecnologica, la robotica, l’intelligenza artificiale, che mettono a disposizione dell’esercito e attraverso questo dell’intera società civile. Un esercito di popolo, dunque, che prende la sua linfa vitale dai giovani, dalla loro creatività e dalla volontà di difendere il proprio Paese e che sta combattendo la sua guerra più lunga e difficile. La generazione Z d’Israele che si è rivelata la prima linea di “supereroi”, quando nessuno, in fondo, si aspettava che lo fosse.
    In queste pagine troverete alcune storie di eroismo e voci di coraggio raccolte da David Zebuloni: come quella di Jonathan, soldato ventiduenne tra i più grandi esperti di droni; del suo coetaneo David, fotografo che ha perso una gamba in missione a Jabaliya; poi quella di Raz, giovane soldatessa che dopo il 7 ottobre ha inventato il primo battaglione operativo di combattenti donne e ci ha spiegato con grande semplicità il motore del loro coraggio: “questa è la mia casa e sento di doverla difendere”.

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