Mercoledì pomeriggio sono venuti a visitare il Museo Ebraico e il Tempio Maggiore di Roma una piccola delegazione dell’associazione israeliana Rachashei Lev, una ONG fondata nel 1989, che offre supporto e assistenza a pazienti oncologici pediatrici. L’organizzazione si occupa di 500 bambini e giovani colpiti dal cancro ogni anno, indipendentemente dalla religione, dalla razza o dal genere e da tutti gli strati della società. La maggior parte del lavoro dell’associazione viene posta sugli aspetti sociali, educativi e psicologici dei bambini, ma viene anche offerto supporto e assistenza alle famiglie, in momenti così delicati.
Il modello di integrazione e di assistenza 24 ore su 24 portato avanti dall’associazione israeliana non è passato inosservato, a tal punto da essere stati invitati da Papa Francesco per l’udienza, nel quale i ragazzi hanno regalato un grande album con i disegni fatti dai bambini. Ad accompagnare i ragazzi oltre ai genitori, anche parte dello staff, tra cui Rabbi Shimi Gesheid, CEO dell’organizzazione, e Orna Shalomoff, vicepresidente e addetta alle relazioni pubbliche, il quale ci ha raccontato come “non poteva mancare una visita alla comunità e al Tempio Maggiore di Roma, per rendere ancor più unico il viaggio dei tre ragazzi venuti qui a Roma”.
Ad aspettare la delegazione di Rachashei Lev, il Capo Rabbino di Roma Riccardo Di Segni e la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, i quali hanno ribadito che “il popolo d’Israele è unito nelle gioie, ma anche nelle difficoltà”. Poco prima di salutarsi, con l’augurio di rincontrarsi presto, la Presidente Dureghello ha fatto sapere ai ragazzi e allo staff presente che “questa Comunità è casa loro e saremo sempre disponibili ad offrirgli svago e assistenza”.