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    In ricordo della morà Elisa Alatri Ascarelli: “Una maestra di vita per tutti noi”

    “Noi abbiamo avuto la fortuna di
    essere suoi nipoti. Di averla avuta come nonna, ma anche un po’ come morà, una
    maestra di vita che ci ha accompagnati per gran parte della nostra vita”.
    Così Claudia Ascarelli, nipote di Elisa Alatri Ascarelli, ricorda la nonna
    scomparsa all’età di 99 anni. La Comunità Ebraica di Roma si è stretta attorno
    alla famiglia per onorare una figura che ha dato tanto sia a livello educativo,
    che umano.

    Nata nel 1923, Elisa Alatri era
    figlia di un avvocato antifascista e sionista. Studiò a Roma dove si diplomò
    negli anni Quaranta nella scuola ebraica organizzata Villa Celimontana. La
    Comunità infatti, a seguito della promulgazione delle leggi razziali e dell’espulsione
    degli studenti ebrei dagli istituti statali, prese in affitto l’edificio e
    nell’ottobre del 1938 mise in piedi una scuola media ed un liceo, con ben sette
    indirizzi. Proprio qui Alatri ebbe la possibilità di continuare, ed infine
    concludere, gli studi. La sorella Emma, in quegli anni insegnava proprio in
    quella scuola.

    Poco dopo aver concluso il liceo
    cominciò ad insegnare, tuttavia durante l’occupazione lei e le sorelle
    dovettero nascondersi nel convento di Nostra Signora di Sion e da alcune vicine
    di casa.

    A giugno del 1944, con la
    liberazione di Roma, furono riaperte le scuole. “La prima cosa che fece fu
    ricominciare ad insegnare” dice la nipote Claudia. Da quel momento in poi non
    ha più smesso, educando oltre tre generazioni. Fu un punto di riferimento non
    solo per gli alunni della scuola ebraica, ma anche per tantissimi studenti del
    suo amato quartiere Prati, dove passò una vita intera. Come ricorda sua nipote
    infatti, fino a poco tempo fa era solita passeggiare per le strade di via Cola
    di Rienzo.

    “Mi piace pensare che oggi il
    testimone di quello che è stato e di quello che ha saputo fare passi a noi
    nipoti, ma non solo. – conclude Claudia – Penso anche a tutti gli ex alunni che
    hanno avuto la fortuna di crescere e diventare quello che sono un po’ anche
    grazie a lei”.


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