Il Tempio Maggiore di Roma è un edificio unico e riconoscibile nel panorama della città. Se il suo stile architettonico è per certi versi originale, poiché combina ecletticamente l’oriente e le tendenze liberty, è altrettanto vero che riesce ad armonizzarsi con il contesto e le altre architetture sorte dopo l’Unità d’Italia.
Per gli ebrei usciti dal ghetto rappresentò il desiderio di affermare pubblicamente la propria libertà dopo oltre tre secoli nel ghetto, per quelli che seguirono è non solo luogo di preghiera e incontro, ma parte dei ricordi familiari e comunitari.
Il Tempio Maggiore è quindi qualcosa di più di un luogo di preghiera e riunione, soprattutto se si prende in considerazione l’impatto che ha avuto nell’arte e nel cinema.
La nuova pubblicazione a cura di Davide Spagnoletto, e realizzata in occasione dei 120 anni dalla sua costruzione, raccoglie per la prima volta gli scatti dei più importanti fotografi italiani che nel rappresentare Roma hanno interpretato il Tempio Maggiore. È così che Gabriele Basilico, Mimmo Jodice e Giovanni Chiaramonte secondo il proprio stile hanno catturato questa architettura. Anche l’artista Armin Linke, in occasione di un progetto al MAXXI di Roma nel 2010, ha inserito la sinagoga in un progetto che ha mappato le architetture politiche, istituzionali e religiose della città.
Ugualmente il cinema, fin dal 1914, ha catturato questo edificio suscitando l’interesse di Federico Fellini, Vittorio De Sica e di quanti ne hanno riconosciuto l’iconicità.
È così tra le immagini che scorrono in questa nuova pubblicazione si riconoscono personaggi illustri in visita o nelle immediate vicinanze, da Marcello Mastroianni a Claudia Cardinale, passando per Golda Meir.
Non dimenticando che prima di tutto è luogo di vita ebraica, sono raccontati momenti di gioia e di dolore sotto gli occhi dei Rabbini che hanno segnato la storia della comunità, dal Rabbino Angelo Sacerdoti a Rav Elio Toaff e Rav Riccardo Di Segni.
Un percorso visivo che racconta aspetti poco conosciuti ma che sanno raccontare una storia alternativa dei primi 120 anni della vita di questo luogo, in attesa di raccontarne i prossimi 120!
Il Tempio Maggiore 1904-2024. Una storia per immagini
a cura di Davide Spagnoletto
Silvana Editoriale 2024
Immagine di copertina “Il capriccio del miliardario”, 1914. Digitalizzato nel 2021 da Fondazione Cineteca di Bologna presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.