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    ROMA EBRAICA

    Il nemico numero uno. La retata del 16 ottobre 1943 e la sua memoria nell’Italia repubblicana

    Ancora un libro sul 16 ottobre di cui molto è stato già detto e già scritto…ma non tutto.Sulla retata degli ebrei di Roma, ad esempio non si sapeva fino ad oggi che il binario della stazione Tiburtina da cui partì il 18 ottobre il treno dei deportati non è quello dove oggi avvengono le commemorazione e dove è stata apposta una targa. “Il nemico numero uno. “La retata del 16 ottobre 1943 e la sua memoria nell’Italia repubblicana” a cura di Yael Calò, Lia Toaff e Luciano Zani, rivela, tra le altre novità, quale fu il punto esatto in cui si trovava il binario allora, nel 1943.

    Il volume fa luce anche sul nesso tra la retata degli ebrei di Roma e la loro successiva deportazione con quella che avvenne solo qualche giorno prima e che coinvolse i carabinieri. In effetti, Il 7 ottobre 1943, duemila carabinieri di Roma e del Lazio furono rastrellati e deportati da nazisti e fascisti. La connessione era un’ipotesi, ora, con questo libro, il nesso di funzionalità tra il 7 e il 16 ottobre diventa certezza. Basti pensare che il 10 ottobre Mussolini scrisse a Claretta Petacci “i carabinieri sono stati dovunque lo strumento raffinato e crudele del regime badogliesco… Io li ho disarmati e concentrati per una severa selezione. Non hanno opposto la minima resistenza”.

    E poi c’è la memoria, parola molto abusata ma che qui viene spiegata, analizzata e affrontata con cura e in modo critico. Partendo dalla costruzione della memoria nella Comunità ebraica, si passa per l’interpretazione che ne dà il cinema, per poi giungere a come, durante le commemorazioni dei vari anniversari, i Presidenti della Repubblica italiana hanno fissato la memoria collettiva e pubblica del 16 ottobre 1943.

    Il libro sarà presentato al Museo Ebraico di Roma il prossimo 15 ottobre alle ore 19,30. Dialoga con i curatori del volume il giornalista Antonino Monteleone. prenotazione obbligatoria a com@museoebraico.roma.it

    Nellla foto la classe II dell’Istituto Tecnico Superiore della Scuola Media Israelitica, anno scolastico 1940-1941. Leonardo Spagnoletto (primo da sinistra) verrà rastrellato e deportato ad Auschwitz, dove sarà assassinato. Foto concessa dall’Archivio Storico Della Comunità Ebraica di Roma “Giancarlo Spizzichino”.

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