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    ROMA EBRAICA

    Il miracolo di Chanukkà ricordato con la festa a Piazza Barberini

    La 37° edizione dell’accensione della chanukkià a Piazza Barberini, organizzata dall’associazione Chabad Lubavitch, rappresenta un appuntamento consolidato per la città di Roma. Le cinque candele accese al calar del sole di domenica 29 dicembre hanno illuminato quest’area del centro di Roma, gremita di persone giunte per l’occasione. Il clima festivo e gioioso che l’accensione della chanukkià porta con sé nelle case degli ebrei di tutto il mondo si è potuto nuovamente respirare nel centro di Roma. La ceremonia, precorsa con la musica dal vivo, inaugurata da Rav Shalom Hazan ha visto la partecipazione del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, del presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun, dell’ambasciatore degli Stati Uniti Jack Markell, dell’incaricato d’affari per l’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia Gonzalo Mazzeo e di Rav Yitzhak Hazan, ideatore dell’iniziativa nel 1987.
    Il sindaco Gualtieri ha ribadito un fatto fondamentale: “Noi non vi lasceremo mai soli davanti alle difficoltà e non lo faremo nemmeno davanti alle gioie che vogliamo condividere insieme”, augurando chag sameach a tutti i presenti. Il breve discorso dell’ambasciatore Markell, si è sviluppato sui valori universali che la festa di chanukkà porta con sé: “speranza, resilienza e unità”. Il presidente della CER Victor Fadlun, chiamato a parlare anche nel ricordo dell’imminente decennale della scomparsa di Rav Elio Toaff, ringraziando per l’impegno e la dedizione il movimento Chabad, ci ha tenuto a ricordare la situazione di disperazione degli ostaggi, ancora nelle mani di Hamas dopo un anno e mezzo, “per puro odio razziale”, ricordando infine come la guerra terminerebbe con la liberazione di quest’ultimi. In conclusione, prima dell’accensione delle candele, Rav Yitzhak Hazan interrogandosi sulle origini del miracolo di Channukah si è concentrato sulla potenza del sacro: come il fuoco brucia ma non consuma l’arbusto, il popolo ebraico non verrà consumato dai mali che lo hanno afflitto e lo affliggono oggi.
    Ai discorsi delle autorità presenti è seguita l’accensione delle candele, sia della chanukkià sia da parte del pubblico al quale erano state distribuite delle candele da accendere simbolicamente.
    La cerimonia si è conclusa in un clima allegro e familiare tipico di Chanukkà.
    Gli interventi sono stati preceduti dalla lettura del salmo 123 per Israele e gli ostaggi. Sono stati inoltre ringraziati coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento: Roberto Haggiag che ha contribuito a costruire la menorah, Moris Harbib, il servizio giardini del Comune di Roma, le forze dell’ordine e le persone che lavorano ogni giorno affinché la Comunità Ebraica di Roma svolga le sue attività in sicurezza.

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