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    Il liceo ebraico “Renzo Levi” sul podio dell’Ort Taub Entrepreneurship Programme

    Un grande traguardo per gli studenti del Liceo Renzo Levi, che hanno vinto la seconda edizione dell’ORT Taub Young Entrepreneurship Programme”: un contest internazionale per progetti imprenditoriali, realizzati da studenti di tutto il mondo.

     

    Un’iniziativa nata e avviata poco prima della Pandemia: lo scorso anno la prima edizione del concorso si è conclusa nel pieno della Pandemia stessa: i ragazzi del Renzo Levi, che hanno partecipato, hanno portato avanti il lavoro, nonostante le numerose difficoltà di dover realizzare un progetto a distanza. 

    Lo sforzo li ha comunque portati sul podio, alla conquista del terzo posto.

     

    “ORT ha da sempre come obiettivo quello di rafforzare l’insegnamento delle materie scientifiche nelle scuole che sostiene”, spiega il Prof. Alfi Tesciuba, Rappresentante ORT,

     

     “Il progetto è molto articolato e molto serio: i ragazzi sono sottoposti a una serie di scadenze, in corrispondenza delle quali devono presentare dei documenti, relazioni e portare avanti il progetto nelle diverse fasi in cui si articola.

    Gli elaborati che devono presentare sono molto complessi e non diversi da quelli che girano nelle vere aziende. Durante il percorso gli studenti vengono seguiti dal loro Mentor e da consulenti tecnici, esperti del settore, che li seguono passo dopo passo nella realizzazione del lavoro, impartendo loro consigli, perciò non è un semplice progetto astratto, ma è un qualcosa di estremamente formativo”.

     

    Quest’anno invece la vetta è stata raggiunta: dopo mesi di lavoro, la mattina del 25 Maggio, un gruppo di studenti, composto da Micol Misano, Michelle Pavoncelli, Sara Baranes, Benedetta Sonnino, Daniel Astrologo , Michal Colafranceschi, Kerol Di Nepi, Maaian Di Capua, Martina Pavoncello, Martina Spizzichino, Ginevra Di Porto, e Giulia Limentani, ha presentato il proprio progetto in collegamento Zoom con i giudici del concorso e le altre scuole in gara, ottenendo il maggior punteggio e vincendo così il contest.

     

    Guidati e coordinati da Alfi Tesciuba e dalla Mentor del Progetto, la Prof.sa Chiara Larocca, i ragazzi hanno realizzato la Start Up “Find me”, un prodotto basato sui QR Code che serve a ritrovare gli oggetti smarriti, attraverso un sistema che consente di stampare questi QR Code, e di rintracciare così gli oggetti smarriti o trovati, mettendo in contatto con le persone che hanno smarrito l’oggetto e permettere loro di incontrarsi di persona, oppure se si vuole mantenere la privacy, di poterli posizionare in alcuni armadietti in diverse aree della città.

     

    “I ragazzi hanno vinto quasi tutte le prove”, spiega la Prof.sa Larocca, che già lo scorso anno ha seguito gli studenti nella realizzazione di un progetto, che li ha portati a conquistare il terzo posto nella classifica: “non bastava presentare il prodotto: c’erano altre fasi, come realizzare un business plan, analizzare le aziende già esistenti sul mercato (noi abbiamo scelto Ikea), le presentation skills, l’abilità di parlare in pubblico, inoltre il programma è interamente condotto in inglese”.

     

    Ad esporre e illustrare il progetto il giorno della presentazione sono state Ginevra Di Porto, l’ideatrice della Start Up, Giulia Limentani e Martina Spizzichino, sempre affiancate dai loro compagni pronti ad intervenire e supportarle nel corso della presentazione:

     

    “L’idea è nata da un fatto accaduto ad un mio amico che ha perso Macbook e non lo ha più ritrovato, perché lo aveva dimenticato in una caffetteria in centro. Perciò ho pensato alla soluzione ad un problema che tocca tutti noi e che sia anche low cost. – racconta Ginevra – Inizialmente avevo pensato ad un sistema con un codice a barre, però poi da un meeting con un imprenditore è venuto fuori che il codice a barre era obsoleto, perciò grazie al lavoro di squadra e alla consulenza degli esperti, abbiamo pensato al sistema dei QR Code, visto che è anche il trend del momento. Il lavoro e il contributo di tutto il gruppo ha reso l’idea il progetto vincente”.

     

    “E’ stata un’esperienza estremamente costruttiva. La Professoressa La Rocca ci ha seguito in tutto e per tutto. – raccontano Giulia e Martina – Abbiamo imparato a lavorare in gruppo, senza parlare dell’apprendere come funziona una Start Up e come farla partire da zero e svilupparla attraverso i diversi step. Abbiamo lavorato senza tregua, per preparare la presentazione. Quando ci hanno eletti vincitori ci siamo emozionati moltissimo; abbiamo fatto una videochiamata anche con la professoressa e abbiamo festeggiato insieme a distanza: già lo scorso anno avevamo partecipato al concorso, arrivando terzi. La vittoria di quest’anno ci ha ripagati di tutti gli sforzi”.

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