In un periodo in cui c’è una recrudescenza della violenza nei confronti delle donne e il numero di aggressioni e di femminicidi sta aumentando in maniera preoccupante, è necessario per le donne e per le adolescenti saper riconoscere una situazione di pericolo e affrontarla al meglio.
Da qualche anno Daniele Rossi, maestro di Krav Maga, insieme al suo team ha ideato “Securdan Sicurezza Donna” un corso studiato in base alle caratteristiche fisiche, psicologiche e alle casistiche. Ad oggi più di mille donne hanno partecipato a questo modulo composto da otto lezioni. Per capire meglio quanto sia importante questo tipo di training, Shalom lo ha intervistato.
“Essere donna non vuol dire essere vittima” afferma Rossi, una frase che è diventata un mantra per lui e per il suo team di istruttori, che insegnano alle donne come evitare il cosiddetto effetto “freezing”. “Il nostro obiettivo è di creare una memoria muscolare che gli permetta sotto stress di reagire prontamente e crearsi un’opportunità per fuggire” spiega.
Tuttavia, anche la prevenzione è fondamentale, per questo è necessario correggere alcuni aspetti comportamentali, un esempio è quello di “non usare il cellulare quando si è per strada di sera in un luogo isolato, perché si perde di vista ciò che ci circonda”.
“Quando entrano nella nostra palestra le ragazze sono timorose, con il tempo cambiano atteggiamento, hanno fiducia nelle loro capacità. – aggiunge – E il mondo esterno questa sicurezza la percepisce”. “Nel momento in cui attraverso il tuo linguaggio del corpo mostri di non essere più la vittima, l’eventuale aggressore eviterà di attaccarti” sottolinea.
Il corso non è diretto solamente alle donne adulte, ma anche alle adolescenti che escono le prime volte la sera e che possono diventare vittime di eventuali aggressioni, e pochi giorni fa si sono conclusi i moduli per questo target.
“In un momento storico in cui le donne sono oggetto di violenze e di aggressioni, è di vitale importanza che le donne aumentino la propria autostima e sviluppino una sana aggressività che permetta loro di poter superare qualsiasi situazione”afferma Daniele Rossi. “Insegniamo alle donne a dire no, perché essere una donna non vuol dire essere una vittima” ribadisce.