Si è svolto nei giorni scorsi il Consiglio della Comunità Ebraica di Roma. Ad aprire i lavori la Presidente Ruth Dureghello che ha evidenziato come la comunità sia attenta al sempre crescente antisemitismo e su come si sta garantendo l’attività dei templi.
Il bilancio è stato approvato e vede un buon risultato sia dal punto di vista economico che finanziario.
Alla fine del 2020, anno difficile da molti punti di vista, il saldo è rimasto invariato rispetto al 2019 e la crisi finanziaria è stata arginata.
Anche gli incassi delle rette scolastiche sono in linea con quelli dello scorso anno ed hanno visto negli anni un abbattimento delle stesse migliorando i servizi; abbattimento che ha evitato quella piaga dilagante nella società che è l’abbandono scolastico.
Il consiglio ha ringraziato chi è stato accanto alla comunità sostenendola in quest’ultimo anno e mezzo ed è stato evidenziato come si siano ripresi dei rapporti con dei donors che erano stati interrotti nelle passate gestioni.
Sempre la Presidente Dureghello ha sottolineato come il 2020 sia stato un anno straordinario per la Comunità, un anno dove gli interventi sono stati numerosissimi con uno sforzo di energia che ha garantito i servizi.
Ruben Della Rocca, vicepresidente CER e assessore Shalom, ha introdotto il direttore della testata Ariela Piattelli ringraziando il predecessore Giacomo Kahn e tutta la redazione per il lavoro che continua a svolgere.
Ariela Piattelli ha presentato il piano editoriale di Shalom, un lavoro di rinnovamento e aggiornamento che mette al centro la sfida dell’evoluzione digitale, di declinare i contenuti, notizie e approfondimenti, sulle varie piattaforme, e di rendere la testata una finestra digitale sull’ebraismo e sulla comunità ebraica di Roma. In questi primi mesi al lavoro redazione, la testata sta ospitando contributi di firme illustri del giornalismo e della politica. Tra i progetti la nascita della Shalom Academy, un progetto di formazione, in collaborazione con il Liceo ebraico Renzo Levi, di cui sono protagonisti i ragazzi, che vogliono entrare a far parte del mondo del giornalismo.