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    Il centrocampista giallorosso Cristante protagonista di "A scuola di tifo" con la Scuola Media Angelo Sacerdoti

    Mattinata particolare per la Prima D della scuola media ebraica Angelo Sacerdoti. Nella video-chat di venerdì, infatti, ha partecipato un ospite d’eccezione: il centrocampista della AS Roma Bryan Cristante. L’iniziativa si collega a un percorso che ha visto già in passato la scuola collaborare con Roma Cares, la Onlus legata al contesto di Responsabilità e Sostenibilità sociale della AS Roma. A causa dell’attuale situazione, il progetto “A scuola di tifo” è diventato 2.0 con due incontri online, ma è stato comunque efficace per insegnare ai giovani l’importanza dello sport non solo come divertimento e attività fisica, ma anche come momento di crescita e di acquisizione di valori. Gli educatori hanno posto l’accento sui concetti di lealtà, sul rispetto delle regole e dell’avversario, su come imparare da una sconfitta.

    L’attività è iniziata con una lezione condotta da una psicologa e da un’educatrice legate alla Onlus: il fair play, il lavoro di gruppo, il rispetto dell’altro, l’importanza della collaborazione anche se da remoto sono stati i valori proposti ai ragazzi attraverso esempi tratti dal campo di calcio, dall’ambito scolastico e dalla vita quotidiana. Al termine della lezione, sono stati proposti 25 termini chiave che evocavano i valori evidenziati: ogni alunno ne ha adottato uno e lo ha personalizzato con grafica, disegni, colori. Tutti i lavori sono stati poi raccolti in un video, curato dal Prof. Alessandro Barbato che ha gestito l’attività, dalla Prof.ssa Chiara Moretti che ha fornito la consulenza artistica, dal Prof. Angelo Spizzichino che ha curato il mixaggio delle musiche, dalla Prof.ssa Ronit Fadlun che ha lavorato al montaggio. Gli stessi lavori sono poi stati esposti nel secondo atto del progetto: la chat con Cristante. I volti emozionati, spesso vestiti a festa con sciarpe e bandiere giallorosse, hanno accolto il giocatore, che per una volta ha risposto a una platea diversa da quella dei giornalisti delle consuete conferenze stampa. La curiosità dei ragazzi ha portato a domande genuine e interessanti: sono così emersi la sua carriera, la sua vita privata, le sue esperienze e le sue sensazioni.

    “Penso il rispetto reciproco sia la regola principale da seguire” ha spiegato Cristante ai ragazzi. “Gli sport di squadra, ma anche la vita in generale, si basano sul rispetto delle regole e sul rispetto verso i compagni. Questo è l’unico modo per raggiungere risultati e avere un bell’ambiente attorno a sé”.

     “Queste attività educative hanno un taglio informale che permette ai ragazzi di partecipare con maggiore interesse – ha commentato a Shalom Milena Pavoncello, Dirigente Scolastico della Scuola Angelo Sacerdoti. – L’obiettivo di trasmettere importanti valori è stato raggiunto e lo abbiamo fatto in maniera anche più efficace rispetto a una lezione tradizionale. Inoltre è importante lasciare un ricordo, destinato a rimanere indelebile per tutta la vita. Negli interventi di questi due incontri è emersa da parte dei ragazzi anche una grande maturità, oltre che una sana passione”.

    “Mi ritengo fortunato a fare questo lavoro e a maggior ragione in questa scuola, dove sono frequenti iniziative di questo tipo e c’è grande attenzione per i ragazzi – ha sottolineato il Prof. Alessandro Barbato che ha guidato la classe. – In questo modo si riesce a comunicare meglio, a far capire che la lealtà e il gioco corretto appartengono tanto al calcio quanto alla vita quotidiana. Noi così possiamo far capire che la scuola si occupa proprio delle loro vite”.

    “Questi sono appuntamenti importanti per la crescita dei ragazzi – ha dichiarato a Shalom il Vice Presidente della Comunità Ruben Della Rocca. – La scuola in questi mesi di didattica a distanza sta facendo uno sforzo enorme e iniziative come questa rappresentano sicuramente un valore aggiunto. Una società di calcio fa parte del tessuto sociale della città e insegnare ai ragazzi attraverso lo sport valori come lo spirito di gruppo o la cultura della sconfitta permette di fortificare la loro personalità e la loro crescita. L’approccio della nostra scuola va oltre la didattica tradizionale e permette di coinvolgere maggiormente i ragazzi”.

    Per un giorno dunque si sono uniti insegnamento e passione, con un’esperienza destinata a rimanere nel cuore di tutti gli alunni. E non solo: l’AS Roma infatti ha anche annunciato che donerà alla scuola dei tablet per aiutare i ragazzi a seguire le lezioni a distanza.

    “Per tutto questo ringraziamo l’AS Roma e Roma Cares – conclude Della Rocca. – Ci auguriamo di avere presto altri appuntamenti insieme in futuro”.

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