Giovedì 7 ottobre, in occasione della cerimonia di commemorazione del 78 anniversario della deportazione dei Carabinieri di Roma, il Benè Berith consegna il premio “Menorah d’oro” al Comandante Generale dell’Arma, Teo Luzi, come riconoscimento per l’opera svolta dai molti carabinieri che si sono adoperati per salvare gli ebrei dalla barbarie nazista. La cerimonia avrà luogo presso la caserma “O. De Tommaso”, sede della Legione Allievi Carabinieri.
“Nel corso di un incontro con il Gen. Roberto Riccardi, che dirige il reparto Tutela del Patrimonio Culturale, si discuteva delle sue pubblicazioni sulla Shoah. – racconta a Shalom il Presidente del Benè Berith Sandro Di Castro – Mi raccontò che durante l’occupazione nazista in Italia furono molti i carabinieri che si adoperarono per salvare gli ebrei dalla deportazione. La maggior parte sono rimasti anonimi, per cui non è stato possibile fargli avere il riconoscimento di “Giusti tra le nazioni”. Per questo il Benè Berith ha deciso di assegnare quest’anno il premio “Menorah d’oro” all’Arma dei Carabinieri per colmare questa lacuna e ribadire la nostra gratitudine. La difesa dei valori civili e democratici, su cui si fonda il nostro Paese, non devono mai essere dati per scontati. È per questo che ogni azione volta alla lotta contro qualsiasi intolleranza, dalla xenofobia all’antisemitismo, va sostenuta e va incoraggiata”.
Un premio, dunque, consegnato in una data simbolica molto significativa, che rappresenta un riconoscimento importante per chi si è battuto per i valori della società civile. “È in questa prospettiva, che da diversi anni il Bené Berith di Roma premia con una piccola Menorah d’oro una personalità o una realtà del mondo culturale, politico, militare, della società civile ed imprenditoriale che si è distinta per la sua azione volta a rigettare e a contrastare ogni fenomeno di razzismo e di intolleranza o volta a diffondere la cultura dell’accoglienza, del confronto, della dignità umana” conclude Di Castro.