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    I volontari, la grande risorsa della Comunità – La Consulta CER dedica una serata al volontariato

    I volontari sono un elemento fondamentale della nostra Comunità: mantengono viva la possibilità di compiere mitzvot e apportano benefici fondamentali agli iscritti della Kehilà, la Comunità.

     

    Dalla Chevrà Chadishà, agli asili, alla Deputazione, alla Sicurezza, i volontari dedicano il loro tempo e le loro energie per far sì che la Comunità supporti i propri iscritti, secondo le loro necessità e che tutte le attività si svolgano in maniera sicura e aggregativa.

     

    È proprio al contributo dei volontari, spesso invisibile, ma di fondamentale importanza, anche per l’adempimento delle mitzvot, che è stata dedicata la riunione della Consulta, giovedì 18 novembre presso il Tempio Beth-El, a cui insieme ai consultori, e alla Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, sono intervenuti i rappresentanti di diversi enti di volontariato: dall’AGS, che ogni giorno si occupa della sicurezza dei ragazzi della scuola, alla Deputazione, agli enti giovanili come l’Hashomer Atzair e il Benei Akiva. 

     

    “L’obiettivo è quello di far conoscere l’opera meritevole che molte associazioni fanno durante l’anno, che è un lavoro invisibile, e come può essere data la possibilità a ciascun iscritto di servire la Comunità in maniera individuale e collettiva” ha detto Alex Zarfati, Presidente della Consulta in apertura della serata. 

     

    “Un volontario non è una persona libera da doveri o limiti, ma è una persona consapevole del proprio ruolo- ha aggiunto la Presidente Dureghello- Il volontariato è fondato su capacità, su regole, a cui bisogna essere dediti”.

     

    Uno ad uno i volontari presenti hanno raccontato il lavoro e i progetti delle proprie associazioni volte a fornire supporto e aiuto nella vita comunitaria: prima e forse la più nota, la Deputazione, che sebbene esista da 150 anni è ancora un ente dinamico: ad oggi da assistenza a circa seicento famiglie, tra anziani e bisognosi e si sta attivando in un progetto per aiutare le persone che stanno perdendo quei lavori, che stanno pian piano scomparendo, a formarsi per intraprendere nuove attività. 

     

    L’assistenza e aiuto si possono offrire in diversi modi, anche semplicemente mettendo la persona bisognosa in contatto con esperti del settore economico e psicologico che sappiano offrire un aiuto concreto: è il lavoro di Dror, un ente nato nel 2006, con lo scopo di fornire assistenza alle famiglie con difficoltà economiche, attraverso una equipe di esperti che offrono consulenze gratuite. Recentemente Dror ha anche proposto un’attività insieme ai ragazzi della scuola ebraica. 

     

    Dall’assistenza economica a quella sanitaria: il lavoro della Dott.sa Elvira Di Cave e del Dott. Massimo Finzi dall’inizio della pandemia è stato incessante: il loro telefono è stato acceso 24 ore su 24, per dare supporto e assistenza alle famiglie che hanno riscontrato casi di Covid, tenendo un costante contatto con i medici di base e i reparti di rianimazione e terapia intensiva.

     

    Esistono anche associazioni volte all’aggregazione e alla creazione dell’identità ebraica, rivolte principalmente ai ragazzi: primo fra tutti il Maccabi, che raduna grandi e piccoli all’insegna dello sport. Negli ultimi tempi grazie alla scuola e al lavoro del Consiglio, il Maccabi ha avuto modo di crescere, utilizzando in orari pomeridiani gli spazi della scuola, in questo modo gli iscritti sono raddoppiati e le discipline sono aumentate sia per i più piccoli, sia per gli adulti.

     

    Ma le attività aggregative partono sin da piccoli: in maniera del tutto volontaria, ogni sabato i madrihim dell’Hashomer Atzair e del Benei Akivà organizzano attività per i bambini: giochi, momenti di Torah e tante attività, che accompagnano i bimbi nella loro crescita ebraica. 

     

    Tutte queste attività per adulti e piccoli non sarebbero possibili se non potessero svolgersi in totale sicurezza: è il lavoro del Gruppo Ebraico Volontari- GEV, che si occupa della sicurezza di tutti i luoghi comunitari, con un gruppo che vanta iscritti dai 16 ai 60 anni e dell’AGS- Associazione Genitori Scuola, che grazie all’incessante lavoro di volontari, che si offrono di fare sorveglianza, anche se non hanno i figli a scuola, permettono lo svolgimento di tutte le attività comunitarie, non soltanto all’interno della scuola:

     

    “ll nuovo consiglio AGS 2.0 cerca di formare un nuovo gruppo che si avvalga anche di esperti di comunicazione, che sappiano trasmettere un messaggio. – Spiega Daniel Del Monte, Consigliere AGS- Le attività stanno man mano ricominciando con oltre 30 partecipanti, ma abbiamo bisogno di volontari, di persone che aiutino a gestire questo sistema”.

     

    Il volontariato è anche nelle attività delle singole persone che si prodigano per adempiere Mitzvot: dalla Chevrà Chadishà che è forse una delle più difficili, ma anche di fondamentale importanza, agli asili che “costituiscono un grosso impegno ma che regala tante gioie, perché è una grande soddisfazione ogni volta vedere un bambino entrare nella scuola ebraica” come spiega Daniel Di Porto, consigliere degli Asili Infantili Ebraici Elio Toaff.

     

    Tra le storiche associazioni che si occupano di beneficenza, la più “antica” è la Società dei Compari Eliau Hanavi, nata con lo scopo di aiutare le famiglie bisognose.

     

    Oggi chi non conosce il “pranzo della Società dei Compari”? Un momento che raduna i membri della società Eliau Hanavi e un’occasione per raccogliere offerte per aiutare chi ne ha bisogno, come per la distribuzione dei pacchi per le feste, insieme alla Deputazione. 

     

    Infine le Onlus e le attività culturali e ambientali rivolte a Israele, come Sar-El e Beautiful Israel: una delle ultime Onlus nata di recente è Suoniamo insieme per Alisa, in memoria di Alisa Coen z.l, scomparsa nel dicembre 2017. Un’associazione volta ad unire ragazzi all’insegna della musica, che organizza lezioni e concerti. L’associazione ha inaugurato un aula  musica alla scuola ebraica e una al Liceo Virgilio di Roma e organizza corsi di musica a cui aderiscono molti ragazzi, che vogliono imparare a suonare uno strumento.

     

    Ultimi ma non meno importanti le attività dell’Assessorato alla Memoria, volto a unificare e dare importanza ai progetti per conservare la memoria della Shoah e il lavoro dei Beith Hakeneset: non solo luoghi di culto, ma veri e propri punti di riferimento per i membri della Comunità, sempre pronti ad insegnare, ad ascoltare e fornire aiuto e supporto alle persone. 

     

    Centinaia le persone coinvolte in un lavoro svolto in maniera silenziosa, ma fondamentale dal punto di vista religioso, umano e di importantissimo sostegno alle emergenze occasionali. Un lavoro che non prevede retribuzione, ma la consapevolezza di aver adempiuto ad una Mitzvà, aiutando il prossimo.

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