I giovani: i futuri manager delle Comunità ebraiche

Giorgia Calò | 12-02-2020

Giovani a confronto nel convegno di Educating for Impact, che si è tenuto martedì 11 febbraio.

Educating for Impact è un’iniziativa rivoluzionaria, progettata per supportare le comunità ebraiche in Europa aumentando l’impatto delle loro scuole ebraiche.

Questa iniziativa è guidata e supportata da un consorzio di fondazioni e organizzazioni non profit ebraiche tra cui il JDC, la Fondazione filantropica Maurice e Vivienne Wohl, la Fondazione Matanel, la Fondazione Ronald S. Lauder e World ORT, in collaborazione con i Ministeri della Pubblica Istruzione e Diaspora Affairs dello Stato di Israele, e il loro partner designato, il Center for Educational Technology.

Guidati dal Chance Manager Alfie Tesciuba e seguiti dai vertici della Comunità, come il Presidente Ruth Dureghello, l’Assessore alle politiche giovanili Raffaele Rubin, l’Assessore alla scuola Daniela Debach, Edoardo Amati e i docenti Rav Colombo e Rav Benedetto Carucci, una ventina di ragazzi hanno preso parte all’iniziativa volta a creare dei gruppi di lavoro che porteranno avanti delle iniziative sociali e culturali per arricchire la vita comunitaria.

Gli obbiettivi, come ha spiegato Rav Carucci, sono partecipare a eventi ricreativi e culturali e incontrarsi una volta a settimana con altri ebrei in contesti sociali, quali sinagoga, movimenti giovanili ecc., recitare Shema e Amidà una volta al giorno e studiare in gruppo le fonti religiose ebraiche una volta a settimana, fare volontariato per enti ebraici di qualsiasi tipo, fare donazioni a enti socio-assistenziali ebraici.

“La nostra scuola educa i giovani ebrei, attraverso la pratica consapevole dell’ebraico e un eccellente offerta didattica sia negli studi ebraici che accademici, a raggiungere il loro massimo potenziale e a diventare membri attivi, colti e solidali della Comunità Ebraica di Roma”. Questo è il Mission Statement.

“In questi incontri guidati dai nostri formatori abbiamo elaborato la nostra idea di scuola” ha detto il Presidente Ruth Dureghello, “l’idea di EFI non è quella di imporre dall’alto un cambiamento, ma l’obbiettivo era quello di elaborare un ragionamento confrontandosi con le altre comunità”.