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    I Del Monte. Storie di famiglie ebraiche romane

    Mercoledì 24 marzo 2021 è stato trasmesso in diretta Facebook sulla pagina del Museo Ebraico di Roma il quarto appuntamento del ciclo dedicato al racconto della storia di alcune tra le più illustri famiglie ebraiche romane riguardante, in questo caso, i Del Monte.  

    Hanno partecipato all’incontro Olga Melasacchi, Marina Caffiero, docente di storia moderna all’università di Roma “La Sapienza” e Micaela Procaccia, presidente dell’associazione nazionale archivistica italiana. 

    Olga Melasacchi ha introdotto l’appuntamento mostrando alcuni oggetti donati dalla famiglia Del Monte alla comunità ebraica di Roma custoditi tra il museo ebraico e le sinagoghe, molti dei quali non esposti al pubblico. Tra questi, una corona in argento per Sefer Torah – la più antica tra le corone conservate nel museo ebraico – una mappà donata alla Scola Tempio da Shmuel e Iosef Del Monte, un pentateuco donato alla Scola Nova da Shmuel Del Monte nel 1727 ed una ketubbà (contratto di matrimonio) tra Mordechai Iosef del Monte e Mila Di Porto risalente al 1815. 

    A seguire, la professoressa Marina Caffiero ha ripercorso la storia di alcuni tra i più influenti membri della famiglia Del Monte, spiegando come il capostipite della dinastia sia riconducibile a Daniel Ben Salomon di Fermo, scomparso nel 1480. Primi segni di presenza dei Del Monte a Roma risalgono, invece, agli inizi del 1600. La docente ha raccontato la vita di due fratelli, Tranquillo ed Anna Del Monte, figli di Baruch. Tranquillo Del Monte fu benefattore per la comunità ebraica romana e ricopriva le cariche più importanti dell’amministrazione. La storia della sorella è, invece, molto più controversa, dal momento che fu protagonista di una tentata conversione. 

    Marina Caffiero ha, inoltre, illustrato lo stemma della famiglia Del Monte, raffigurante tre piccoli monti ed a volte anche il Monte Sinai, proprio per la presenza della parola “monte” nel nome. 

    Micaela Procaccia ha raccontato l’interessante storia di Crescenzo Del Monte, poeta romano al quale è dedicata una via nel quartiere di Trastevere. Crescenzo è famoso per i suoi sonetti in dialetto giudaico-romanesco, scritti in un’epoca di emancipazione, prima della promulgazione delle leggi razziali. Inoltre, fu un personaggio di rilievo all’interno della comunità ebraica in qualità, ad esempio, di tesoriere e consigliere dell’università israelitica. Micaela Procaccia ha concluso il suo intervento facendo riferimento all’anniversario delle Fosse Ardeatine ricorrente proprio il 24 marzo, ricordando in particolare Giuseppe Del Monte, vittima dell’eccidio.

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