I movimenti ebraici giovanili sono spesso tra i più colpiti nei momenti di crisi, costretti ad affrontare incertezze e paure che mettono alla prova il loro spirito e le loro fondamenta. In queste fasi, sono proprio i giovani e le loro guide a preservare quei valori che rafforzano l’identità comune e danno stabilità, ma con lo sguardo rivolto al futuro.
Tra i movimenti, il Bnei Akiva si distingue per il suo ruolo nel formare generazioni di ragazzi e ragazze, da ben 90 anni, trasmettendo loro l’importanza della cultura ebraica e offrendo uno spazio dove crescere, interrogarsi e costruire legami autentici. Questa realtà ha generato leader capaci di sostenere la comunità ebraica di Roma con passione e dedizione, persone che hanno fatto tesoro degli ideali del Bnei Akiva e li hanno portati avanti nel tempo. All’interno del movimento, i giovani trovano non solo una casa, ma anche un’opportunità per rafforzare la propria identità, scoprire la forza delle proprie radici e impegnarsi per un futuro migliore. Da adesso in senif questo compito sarà nelle mani di Federico Spizzichino, un giovane di 26 anni che ha colto la sfida di essere il nuovo Shaliach del Bnei Akiva di Roma. Federico conosce bene il movimento: ci è cresciuto, ha vissuto ogni fase, ogni esperienza, e ora è pronto a restituire quanto ricevuto. Il suo progetto è ambizioso e chiaro, basato su due pilastri: ebraismo e Israele, due elementi centrali per rafforzare la comunità ebraica e l’identità di ogni giovane, che saranno al centro delle peulot, delle attività che si svolgono durante ogni incontro. Federico è determinato a smentire lo stereotipo che dipinge le nuove generazioni come prive di valori, anzi secondo lui ne sono i depositari.
“Il Bnei Akiva e in generale i movimenti giovanili sono una grandissima fortuna per i ragazzi,”- racconta Federico – “Permettono loro di seguire delle strade di formazione, di conoscersi come persone e di intensificare la propria identità ebraica”. Questo, per il nuovo shaliach, è il cuore della missione: ricordare ai giovani che il loro ruolo è prezioso, che possono crescere senza perdere mai il senso di appartenenza e di responsabilità verso la comunità. I ragazzi del 2007 saranno i nuovi madrichim, coloro che affiancheranno Federico in questa nuova sfida.
“Non a caso Madrich vuol dire Derech – strada,” – spiega Federico – “Essere un Madrich è accompagnare i giovani in un cammino che non è solo religioso o culturale, ma profondamente personale, insegnando loro a dare valore alla propria storia e al proprio futuro”.
Il Bnei Akiva è anche questo: un luogo aperto a tutti, un ambiente in cui ogni giovane può immaginare e costruire un futuro insieme agli altri. Federico è pronto a portare avanti questi valori, dimostrando che il Bnei Akiva non è solo un movimento, bensì un luogo in cui ogni ragazzo e ogni ragazza può trovare la propria strada, lasciare il proprio segno e anche divertirsi.
Con Federico Spizzichino alla guida il Bnei Akiva di Roma guarda al futuro con fiducia, pronto a ispirare una nuova generazione di giovani che, a loro volta, sapranno custodire e tramandare ciò che conta davvero: Torah Ve Avodá.