È cominciata ieri sera la XII edizione di Ebraica-Festival Internazionale di Cultura. “Space. The final frontier” è il titolo dato all’insieme di iniziative che avranno luogo fino al 26 giugno presso il Palazzo della Cultura, i Giardini del Tempio, la Casina dei Vallati e l’Isola Tiberina. Promosso dalla comunità ebraica di Roma, anche quest’anno il Festival è stato curato da Ariela Piattelli, Marco Panella e Raffaella Spizzichino. Scienziati, rabbini e e giornalisti hanno intrattenuto il pubblico fino a notte inoltrata per la Notte della Cabbalà, affrontando il tema dello spazio in modo interdisciplinare. In apertura, l’inaugurazione della mostra “2001. Odissea nello Spazio. The Visual Gallery” nel cortile del Palazzo della Cultura. Un’esibizione che nasce come tributo a Stanley Kubrick, di cui ricorrono i venti anni dalla morte. A seguire la “Conversazione sullo spazio” con ospiti Rav Riccardo Di Segni, l’astronauta Umberto Guidoni, Gabriella Arrigo e Luciano Violante e il film “The Last Flight of Peter Ginz”. In contemporanea presso i giardini del tempio Rav Roberto Della Rocca ha dialogato con Simona Argentieri, Gianluca Masi e Loretta Cavaricci a partire dal proprio libro, pubblicato da Giuntina, “Con lo sguardo alla luna”, una raccolta di saggi sull’ebraismo, il tempo e lo spazio. Il Palazzo della cultura ha inoltre ospitato, come ormai da tradizione, un concerto dal titolo “Allunaggio notturno”. A suonare è stato il Nuovo Quartetto di Perugia in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Musiche più e meno note si sono alternate per un’ora circa intrattenendo l’uditorio. A chiudere la serata è stato l’intervento di Yarona Pinhas che ha indagato “L’universo: il senso del mistero nella Cabbalà”. Molti i partecipanti interessanti a conoscere la relazione tra cambiamento, innovazione, conoscenza, spazio ed ebraismo. Nei prossimi giorni vi aspettano appuntamenti al femminile, mentre in chiusura il popolare autore israeliano Eshkol Nevo insieme a Maurizio Molinari interverrà sul tema “Lo spazio dell’immaginario”.
Vi auguriamo buon ascolto e buona visione.