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    Contenuti, identità e confronto: parte il progetto Firgun. Al Renzo Levi un percorso di workshop e lezioni su ebraismo e digitalizzazione

    Nell’ebraico c’è una parola derivata dall’Yiddish chiamata “firgun” ( פירגון ) traducibile come “la  capacità di vedere la realizzazione degli altri in modo altruista”. Un concetto straordinario nella società nella quale viviamo, in cui piuttosto si è guidati dalla ricerca incessante dell’interesse personale. Firgun è il nome scelto per un progetto di formazione integrativo mirato ai giovani delle nostre scuole per offrire loro strumenti utili alla realizzazione personale e collettiva e prepararli all’incontro con il mondo. Tra le tante urgenze sul tavolo, c’è quella di contenere la disinformazione su ebraismo e Israele, quella di avere un’adeguata presenza sui media e di sanare le difficoltà nell’uso dei social media. Sostenere un confronto pubblico in contesti sfavorevoli è una materia complessa, soprattutto quando manca una solida conoscenza dei fatti e la capacità tecnica per esporli, e i nostri ragazzi spesso rinunciano a confrontarsi con l’esterno, travolti dall’enorme quantità di pregiudizi. La scuola ha un ruolo centrale nella formazione nelle discipline tradizionali e nelle materia religiosa, così come i gruppi giovanili continuano ad essere un collante importante per la socializzazione. Ci sono importanti lacune però che emergono nel confronto con i coetanei che scuola e associazioni non sono attrezzate a colmare. Le nuove generazioni hanno dimestichezza con i media digitali, ma una scarsa attitudine a vederli come un’opportunità e le famiglie possono far poco, perché anche gli adulti generalmente sono loro stessi vittime della scarsa alfabetizzazione digitale e conoscenza su alcuni temi. Da queste considerazioni, elaborate in decine di incontri tenuti con la Presidente Ruth Dureghello, l’assessore Daniela Debach, i dirigenti scolastici Benedetto Carucci e Alfi Tesciuba, docenti – come Ruhi Levi – genitori e volontari – come Leo Balù Terracina – ha preso forma l’idea di inserire nell’orario scolastico ore formative “speciali”, dedicate a riempire questo importante vuoto didattico. Contenuti, tecniche di confronto e

    rafforzamento dell’identità ebraica, ecco il cuore del percorso Firgun, lungo il quale si toccano temi molto diversi: educazione civica comunitaria, public speaking, storia della Comunità romana e di origine libica, per arrivare ai meccanismi che garantiscono la visibilità sui nuovi media. Conquistare l’attenzione della classe è uno dei primi obiettivi, così abbiamo previsto una didattica immersiva, composta da workshop, giochi e simulazioni di contraddittori. I docenti che si alternano durante l’anno – dal mondo accademico, da quello del lavoro, professionisti dei media ed esperti di diritto – oltre a diffondere un sapere che avrà ricadute benefiche per l’ebraismo italiano, trasmetteranno competenze che saranno di estrema utilità ai nostri giovani anche nel corso del loro percorso lavorativo. Questo primo anno la formazione è disponibile solo per la IV A del Liceo Renzo Levi – già parte integrante e fondamentale del patrimonio educativo e culturale della CER – che così potrà arricchire la propria offerta formativa con un corso coraggioso e innovativo che speriamo possa estendersi negli anni a venire, BH, a tutte le sezioni dell’ultimo biennio.

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