Pasta, olio, riso, passata di pomodoro, tonno, zucchero, torte, cioccolata, burro, frutta, oltre a prodotti per igiene personale e per la pulizia della casa. Di questi beni di prima necessità è stata composta la spesa alimentare che la Comunità ebraica di Roma, attraverso l’assessorato alle politiche del welfare e assessorato coordinamento volontari, ha distribuito oggi a centinaia di famiglie in stato di bisogno.
Moltissimi volontari, aiutati dalla Deputazione, fin dalle prime ore della mattina presso il Tempio Beth Shalom, hanno prima provveduto ad allestire i pacchi alimentari e poi a distribuirli a decine e decine di persone ordinatamente in fila nel rispetto del distanziamento.
Da quando è iniziata l’emergenza coronavirus, è questa la sesta distribuzione che organizza la Comunità Ebraica, a cui hanno oggi dato il loro aiuto anche Alberto Ouazana (assessore al welfare), l’assessorato alle attività di Ghemilut Chasadim e volontariato e il consigliere Giorgio Heller.
“Purtroppo – ha spiegato Ouazana – il Covid ha messo a terra tantissime famiglie e la povertà ha colpito purtroppo una parte del ceto medio che fatica anche a fare la spesa quotidiana. Oltre a circa 250 famiglie che sono stabilmente aiutate dalla Deputazione, abbiamo avuto altre 250 famiglie che il lockdown ha privato di ogni entrata economica”.
Solo oggi si è provveduto a preparare e a distribuire quasi mille pacchi alimentari “per un valore della merce – prosegue Ouazana – vicina a 100.000 euro. Soldi che siamo riusciti a raccogliere sia grazie a tanti sostenitori privati, sia grazie alla generosità di tante aziende di settore. Un grazie quindi a tutti quelli che ci consentono di aiutare chi ha veramente bisogno, ed un grazie che va esteso a decine e decine di volontari che oggi, ma anche nelle settimane passate, ci hanno consentito di effettuare più di 750 consegne a domicilio a persone impossibilitate ad uscire, perché malate, anziane o affette da patologie invalidanti. Infine un ringraziamento va dato all’Associazione ‘Da Lev el Lev’ che ha raccolto il contributo di centinaia di israeliani che generosamente hanno deciso di aiutare gli ebrei italiani in difficoltà”.