Antonio Rosati, Arsial: valorizzare la cucina giudaico-romanesca
Dal 23 al 27 giugno 2018 a Roma si è
tenuta l’undicesima edizione di Ebraica Festival Internazionale di Cultura. Cinque giornate di incontri, spettacoli e conferenze per vivere
e conoscere a pieno la storia, la cultura e le tradizioni che il mondo ebraico
ha da offrire. Per il quarto anno consecutivo, ad affiancare la Comunità
Ebraica di Roma durante il Festival c’è stato Arsial (Agenzia Regionale per lo
Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio), che ha partecipato con
una serie di eventi dedicati alla cucina giudaico-romanesca e ai suoi prodotti.
Ce ne parla Antonio Rosati, Amministratore Unico di Arsial.
Da ormai qualche anno Arsial
condivide progetti con la Comunità Ebraica di Roma. Può spiegare le ragioni di
questa scelta?
Sono 4 anni che collaboriamo con il Festival
di Cultura Ebraica per valorizzare la cucina giudaico-romanesca, proponendo e
valorizzando questa tradizione e la cena fatta durante il Festival è l’occasione
perfetta, poiché cucina romana e fortemente influenzata dalla cucina ebraica.
Quest’anno Arsial ha promosso
il progetto “La cucina delle feste ebraiche a Roma”. Come è andata
l’iniziativa?
È
nata su proposta dei curatori Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Marco
Panella quattro anni fa; ci hanno invitato a partecipare al Festival che anche
quest’anno ha avuto successo, grazie anche alla collaborazione con la chef Gallichi
Punturello che ha ideato un menù che permettesse di conoscere i piatti
tradizionali delle festività.
Crede che iniziative del genere
possano valorizzare il ruolo della Cucina Kasher sul territorio?
Assolutamente
si. Cultura e cibo sono strettamente collegate come attrazione. Lo dimostra la riuscita del Festival, che ha avuto
riferimenti anche a livello internazionale e permette di conoscere il lavoro
che svolgono aziende di questo tipo.
Cosa rappresentano i prodotti
del Lazio per la cucina Kosher?
È
un fatto interessante sapere che determinati cibi, in particolare determinate
verdure romane derivino dalla cultura ebraica. La cucina ebraica, in
particolare quella giudaico-romanesca riporta tutti i romani all’infanzia e questa
occasione permette di riflettere sul cibo come mezzo di comunicazione e dialogo
tra le diverse religioni monoteiste e
culture differenti.
Arsial ha avviato un percorso
di collaborazione con gli Istituti Alberghieri del Lazio e, in questo ambito, i
progetti realizzati con la CER vedono sempre lo svolgimento nelle scuole di un
educational dedicato alle tradizioni culinarie ebraiche, tra queste,
importantissima, la cucina giudaico-romanesca. Arsial pensa di valorizzare la
cucina giudaico-romanesca, che da sempre è fatta di prodotti del territorio,
anche nell’ambito delle fiere nazionali e internazionali a cui partecipa?
Certamente si. La rete degli istituti
alberghieri si occupa offrire agli studenti un’opportunità in più di specializzarsi
e informarsi su questa storia millenaria. Li coinvolgiamo invitandoli spesso
alle nostre iniziative. Inoltre saremo sempre attenti alle offerte della Comunità
perché sarebbe bello inserire questa collaborazione nel programma didattico
delle scuole alberghiere.
Giorgia Calò