La Polizia
di Stato ha accolto all’interno del proprio “Museo della Auto” i
ragazzi israeliani della fondazione israeliana “Simchà Layeled”, che
nasce con lo scopo di dare svago e divertimento a bambini affetti da malattie
croniche debilitanti. Sedici di loro sono arrivati nella Capitale, accompagnati
ognuno da un educatore e da uno staff specializzato, e hanno ricevuto una calda
accoglienza, in un viaggio promosso e sostenuto dalla Comunità ebraica di Roma.
Molte le tappe e gli appuntamenti che vedranno questi ragazzi incontrare le
istituzioni cittadine e della comunità. A promuorere il viaggio dei ragazzi di “Simchà
Layeled” l’ex presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici, che
si è messo in contatto con l’organizzatore della Fondazione, Ron Fremder,
avvalendosi anche della collaborazione dello Shaliach del Bene Akiva Hanan
Magal.
Nella prima
tappa del loro breve soggiorno romano i ragazzi israeliani hanno visitato il Museo
dell’auto della Polizia di Stato. Dopo le auto, i piccoli ospiti hanno visitato
il Reparto a Cavallo, assistendo anche all’esibizione dei cani delle Unità
Cinofile. Ad accoglierli, Carmelo Gugliotta, direttore centrale dell’Ufficio centrale ispettivo della Polizia (che ha portato il saluto del capo della Polizia Franco Gabrielli), la
Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello e l’Ambasciatore
dello Stato d’Israele in Italia Ofer Sachs.
“Un
grazie speciale alla Polizia di Stato – ha dichiarato Dureghello – Non è
scontata l’accoglienza che stanno dando a questi bambini. Il loro sorriso è il
nostro sorriso.”
“Simchà
Layeled” è una fondazione no-profit basata sul volontariato (circa 1000
persone), fondata nel 2004, che assiste più di 7.000 bambini israeliani affetti
da gravi patologie debilitanti e con capacità cognitive normale, aiutandoli a
realizzare i loro sogni ed aspirazioni, offrendo a loro le stesse opportunità
di crescita, sviluppo e successo che ha qualsiasi altro bambino.
Dopo la
tappa al Museo dell’auto della Polizia, i giovani ragazzi proseguiranno con in
altri appuntamenti, tra cui la visita allo Stadio Olimpico, accolti dal
presidente del Coni Giovanni Malagò, una gita sul Tevere e la partecipazione
alle festa di Yom hazmauth che si terrò tra pochi giorni nel quartiere ebraico.