Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    “Non c’è futuro senza memoria”: il ricordo del 16 ottobre 1943 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

    Non è un anniversario come gli altri e non solo perla cifra tonda, gli 80 anni dal 1943, ma anche per il pensiero che va a quantoaccade in Israele, che testimonia come l’odio antiebraico non sia cessato. Sononumerosi i significati particolari di questo 16 ottobre 2023. Pertanto, ancheun appuntamento consueto come la marcia organizzata ogni anno dalla Comunità diSant’Egidio insieme a Comunità Ebraica di Roma e Roma Capitale, ha assunto unavalenza di ancora maggior rilievo, avvalorata dalla la presenza del Presidentedella Repubblica Sergio Mattarella.

    Una pioggia battente, proprio come quella del 1943,ha accompagnato il percorso che si è svolto alla presenza di centinaia dipersone dal Campidoglio fino a Largo 16 ottobre 1943, nel cuore del quartiereebraico. In questo punto si è svolta la commemorazione alla presenza delleistituzioni. Il Capo dello Stato ha deposto una corona davanti al TempioMaggiore, per poi giungere nel luogo della cerimonia, dove è stato accolto daun lungo applauso.

    Presenti per l’ebraismo romano il Rabbino CapoRiccardo Di Segni e il Presidente della Comunità Victor Fadlun; oltre aMattarella, molto ampia la partecipazione istituzionale, con il Presidentedella Camera Lorenzo Fontana, il Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Sindaco Roberto Gualtieri, il Presidente dellaRegione Francesco Rocca, insieme naturalmente al fondatore della Comunità diSant’Egidio Andrea Riccardi e ad altri esponenti istituzionali, tra cui lasenatrice Ester Mieli.

    “Oggi siamo uniti in questa piazza nella memoria diun evento tra i più sconvolgenti e disumani che la nostra città ha vissuto nelNovecento” ha affermato il primo cittadino della Capitale che ha ringrazio ilpresidente Mattarella che “con la sua autorevole presenza ha dato allecelebrazioni di questo anniversario il valore più alto della memoria a quelabisso spaventoso che gli uomini furono capaci di creare”. Ferma inoltre lacondanna ad Hamas del sindaco Gualtieri, che ha ribadito la vicinanza sua edella città tutta alla Comunità ebraica e allo Stato d’Israele. “Difficile nonrestare atterriti dai racconti che ci arrivano” ha aggiunto, promettendo “dicombattere il virus dell’antisemitismo nelle sue metamorfosi” .

    “Pensavamo di relegare alla memoria certe immagini -ha affermato il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun,riferendosi ai numerosi video arrivati dal Sud di Israele – Pensavamo chenessuno sarebbe entrato nelle nostre case, avrebbe ucciso i nostri bambini soloperché ebrei. Sono crimini che ci riportano ai pogrom più efferati”.”Israele è l’unica democrazia del Medioriente, oggi costretta ad una guerraper la sicurezza dei suoi cittadini”, ha sottolineato Fadlun, che ha anchericordato Stefano Gay Taché, vittima del terrorismo palestinese.

    Rivolgendosi al Capo dello Stato, Rav Di Segni hadetto: “Interpreto la sua presenza qua come un ulteriore segno della suaattenzione personale e della vicinanza delle istituzioni dello Stato allenostre difficoltà, una risposta ferma e di principio, contro ogni tentativo dideformazione, confusione, sostegno politico e persino teologico alla barbariedi allora e di oggi, che ha il volto del terrorismo”. “In questi momenti bui -ha aggiunto Rav Di Segni, citando un brano di Isaia – non rinunciamo allanostra speranza per un mondo migliore, più giusto e meno violento, in cui conle parole di uno dei nostri grandi profeti, ‘un popolo non alzerà la spadacontro un altro e non studieranno più la guerra’”.

    A chiudere gli interventi, il fondatore dellaComunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, che ha ricordato come è iniziataquesta camminata silenziosa nel 1994. “Da allora, ogni 16 ottobre un piccolopopolo ricorda con convinzione di non lasciar sola la comunità ebraica nel suodolore” ha affermato Riccardi, che ha ringraziato il Presidente per la suapresenza che “onora gli scomparsi e la comunità ebraica”. “Tra la memoria del16 ottobre 1943 e le stragi di Hamas, noi ci stringiamo attorno alla Comunitàebraica con affetto e diciamo che siamo la stessa cosa, nessuno dovrà esserelasciato solo e isolato” ha concluso.

     

    Credit foto:Luca Sonnino

    CONDIVIDI SU: