Aria di novità nella commedia in giudaico romanesco della Compagnia Quasi Stabile che debutterà giovedì 16 febbraio. Nello spettacolo di quest’anno “Ma tu a chi si fijo” non ci saranno le vicende della famiglia Astrologo-Funaro che per anni ha intrattenuto il pubblico tra divertimento e riflessione e su tematiche come la ludopatia e l’abbandono degli anziani; questa volta sarà in scena una storia puramente goliardica che prende spunto da un grande classico del cinema italiano.
“Per la stesura di questa commedia mi sono ispirato a un personaggio di Alberto Sordi, il Marchese del Grillo – racconta a Shalom l’autore della commedia Alberto Pavoncello – Sarà una serie continua di gag, scherzi, alternanze di personaggi e situazioni che animeranno la scena”.
La classica struttura della commedia corale con “maschere” e personaggi coloriti: tipici romani che vivono la quotidianità nello sfondo del Ghetto di Roma. Tante piccole vicende che sfociano in un’unica grande storia ricca di intrecci e con un significato nascosto proprio nel titolo della Commedia, “A chi si fijo?”, un detto tipico della storia di Piazza.
“Qual è la prima domanda che ti fanno appena conosci qualcuno? È ‘A chi si fijo?’. In un certo senso questa espressione racchiude il senso della commedia – racconta ancora Alberto Pavoncello – Anche se ho cambiato strada rispetto agli spettacoli precedenti, ancora una volta il filo rosso tra la storia e i personaggi è il dialetto giudaico romanesco, un linguaggio considerato di strada, ma che in realtà ha un alto valore storico”.
La Compagnia Quasi Stabile, tra veterani e nuove leve, è pronta a tornare sul palco per divertire il pubblico. Anche quest’anno nel cast ci saranno alcuni studenti del Liceo ebraico Renzo Levi, coinvolti nel laboratorio teatrale.
La Commedia sarà in scena al Teatro Marconi. Il debutto è fissato per giovedì 16 febbraio e a seguire vi saranno repliche sabato 18, domenica 19 e a marzo giovedì 2, sabato 4, domenica 5.
I proventi dello spettacolo saranno devoluti in beneficenza o per attività culturali.