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    USA: RABBINO CONTRARIO A PENA MORTE PER KILLER STRAGE SINAGOGA PITTSBURGH

    La richiesta di pena di morte per l’autore della strage nella sinagoga di Pittsburgh non piace alle congregazioni ebraiche fra cui si contano le 11 vittime. La procura federale ha notificato alla Corte distrettuale del distretto occidentale di Pennsylvania la sua intenzione di chiedere la pena capitale per Robert Bowers, malgrado gli appelli in senso contrario di due delle tre congregazioni colpite a strage del 27 ottobre alla sinagoga”albero della vita” di Pittsburgh. Il rabbino Jonathan Perlman, che sopravvisse alla sparatoria e che ha perso tre membri della sua congregazione, aveva scritto nei giorni scorsi una lettera al ministro della Giustizia William Barr, appellandosi alla sua fede cattolica. “Entrambe le nostre tradizioni religiose, la sua cattolica e la mia ebraica, si oppongono vigorosamente alla pena di morte”, aveva sottolineato Perlman. “Mi piacerebbe – aveva aggiunto – che il killer di Pittsburgh fosse incarcerato per il resto della sua vita, senza possibilità di uscire. Dovrebbe meditare se valesse veramente la pena intraprendere queste azioni contro il popolo ebraico sulla base di fantasie separatiste”. Nel suo appello il rabbino spiegava che fra le sue motivazioni vi era anche quella di non riaprire le ferite dei suoi fedeli, che ancora non sono rimarginate. Anche una seconda congregazione che utilizzava la sinagoga, la Dor Hadash, fra cui si conta un morto, aveva inviato una lettera al dipartimento di Stato per evitare la richiesta di pena capitale. Nella missiva, firmata dalla presidente della Congregazione, Donna Coufal, si chiedeva di spingere per un patteggiamento, per condannare Bowers all’ergastolo evitando il processo. “Riteniamo che l’eliminazione del processo e della pubblicità per il killer sarebbe nell’interesse della congregazione, così come del pubblico- si leggeva- un patteggiamento per un ergastolo senza possibilità di liberazione eviterebbe a questo individuo di ottenere l’attenzione e la pubblicità che arriverebbero inevitabilmente con processo”. La terza congregazione collegata alla sinagoga non ha finora voluto fare commenti, pro o contro la pena capitale. Il procuratore federale Scott W. Brady ha comunque notificato l’intenzione di chiedere la pena di morte al processo. A suo parere tale richiesta è giustificata dalla premeditazione, le motivazioni anti semite, il numero delle vittime e la mancanza di rimorsi dimostrata da Bowers. (Civ/AdnKronos)

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