Quattro appartenenti all’esercito popolare cinese sono stati formalmente incriminati negli Stati Uniti per aver violato il sistema di monitoraggio sul credito, Equifax, e rubato dati personali di 145 milioni di americani, quasi meta’ dell’intera popolazione, oltre a informazioni su cittadini canadesi e britannici. Lo ha comunicato il Dipartimento della Giustizia Usa, spiegando che la corte di Atlanta ha dichiarato i quattro colpevoli di nove reati. “E’ uno dei piu’ grandi casi di furto di dati della storia, l’attacco al sistema finanziario e’ un fatto sconvolgente”, ha commentato il ministro della Giustizia, William Barr. Nel 2017 era stato violato il sistema di Equifax, una delle tre agenzie piu’ grandi d’America, che raccoglie e analizza i dati finanziari di oltre 700 milioni di persone in tutto il mondo, utilizzati poi anche dal sistema americano per concedere e valutare crediti: gli hacker avevano rubato milioni di numeri della Social Security, l’equivalente del codice fiscale italiano ma molto piu’ importante, numeri e nomi di patenti di guida, carte di credito e altri dati sensibili. La compagnia ha dovuto pagare 700 milioni di dollari per risarcire i clienti i cui dati erano stati violati, mentre il presidente esecutivo, Richard Smith, si era dovuto dimettere. Barr ha parlato della Cina come di un Paese con un “appetito vorace” nei confronti dei dati personali americani, ricordando altri due precedenti: nel 2015, la violazione di dati legati a 4 milioni di lavoratori federali e, nel 2018, l’hackeraggio del software della catena alberghiera Marriott. Nessuno dei quattro militari e’ stato arrestato. Attualmente sono in Cina e le autorita’ federali americane dubitano che possano raggiungere gli Stati Uniti per sottoporsi a processo.