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    Unicef, basta ‘bambini soldato’, solo in Sud Sudan sono 19mila

    In occasione
    della giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato l’Unicef ricorda
    che in Sud Sudan sono oltre 19 mila i minorenni utilizzati come bambini soldato;
    in seguito allo scoppio della guerra civile nel 2013, migliaia di bambini sono
    stati coinvolti nel conflitto. Da allora, l’Unicef in Sud Sudan ha supportato
    il rilascio di oltre 3.000 bambini da forze e gruppi armati. Solo nel 2018, ne
    sono stati rilasciati 955, fra cui 265 ragazze. 
    Da ottobre 2014 a giugno 2018, l’Unicef ha segnalato e denunciato 2.894 episodi
    di sei tipi di gravi violazioni contro i minori: uccisioni o mutilazioni;
    reclutamento da forze e gruppi armati; violenza sessuale, rapimenti, attacchi su
    scuole e ospedali e negazione di assistenza umanitaria.

    Il dramma
    dei bambini-soldato non vale solo per il Sudan. Nel corso di questi anni l’esercito
    irregolare dell’Isis ha utilizzato i bambini non solo come truppe – e non se ne
    conosce il numero certo – ma anche come materiale umano da manipolare
    psicologicamente e da utilizzare per attentati suicidi.

    Per
    ricordare questa giornata, l’Unicef ha lanciato un nuovo video-animazione che
    racconta la vera storia di James, bambino rapito da un gruppo armato in Sud
    Sudan e costretto a combattere, rilasciato nel luglio 2017. L’animazione mostra
    solo alcune delle tante odissee che bambini utilizzati da forze e gruppi armati
    hanno affrontato.   
     

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