
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha accolto alla Casa Bianca otto degli ostaggi recentemente rilasciati da Hamas, rinnovando il suo impegno per garantire la liberazione di tutti coloro che sono ancora prigionieri a Gaza.
Durante l’incontro nello Studio Ovale, Trump ha ascoltato le toccanti testimonianze degli ex ostaggi e ha lanciato un nuovo ultimatum al gruppo terroristico, avvertendo che ci saranno gravi conseguenze se non verranno rilasciati immediatamente tutti gli ostaggi rimasti.
Gli otto sopravvissuti, schierata davanti alla Resolute Desk, hanno espresso la loro gratitudine per l’impegno del Presidente. “Lei è stato la nostra speranza mentre eravamo lì, e ora è la loro speranza”, ha dichiarato Naama Levy, riferendosi ai 59 ostaggi ancora detenuti a Gaza. Trump ha risposto con fermezza: “Faremo tutto il possibile per riportarli a casa. Li tireremo fuori. Guardate e vedrete”. Omer Shem Tov ha affermato che gli ostaggi vedono in Trump “l’uomo che può fare la differenza”, mentre Eli Sharabi gli ha consegnato un foglio con due immagini simboliche: una raffigurante sopravvissuti alla Shoah con la scritta “Mai più” e un’altra con la propria immagine emaciata al momento della liberazione, accompagnata dalle parole “Di nuovo”. Trump ha ribadito che gli Stati Uniti continueranno a lavorare instancabilmente per riportare a casa ogni ostaggio: “Abbiamo fatto molto, ma non è ancora abbastanza. Li riporteremo tutti indietro”. In segno di riconoscenza, gli ex ostaggi gli hanno donato una targa con la frase: “Chi salva una vita salva il mondo intero”.
Poco dopo l’incontro, Trump ha pubblicato un messaggio su Truth Social rivolto direttamente a Hamas: “Rilasciate subito tutti gli ostaggi e restituite i corpi di coloro che avete assassinato, oppure per voi sarà la fine”. Ha poi ribadito la sua determinazione a sostenere Israele con ogni mezzo necessario per eliminare Hamas, qualora il gruppo non collaborasse.
Nei mesi scorsi, Trump ha già rivolto diversi ultimatum a Hamas, contribuendo alla liberazione di alcuni ostaggi, seppur senza ottenere il rilascio completo. Con il sostegno della sua amministrazione, Israele ha portato avanti negoziati complessi, ma le trattative si sono arenate negli ultimi giorni.