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    Sommozzatori Israele cercano corpi ebrei nel Danubio uccisi nella Shoah

    Sommozzatori
    israeliani si apprestano a cercare nel Danubio i resti degli ebrei
    ungheresi  uccisi nel 1944 dai miliziani
    fascisti delle ‘Croci frecciate’ alleati dei nazisti e gettati nel fiume. Lo
    scopo della ricerca – che sarà effettuata da Zaka, l’organizzazione di soccorso
    israeliana – ha come obiettivo quello di dare una piena sepoltura ebraica alle
    vittime a 75 anni di distanza dalla loro morte. Zaka ha ottenuto il permesso,
    dopo tre anni di negoziati internazionali, di avviare l’operazione di ricerca e
    di recupero dei resti in una maniera che ha pochi precedenti. L’annuncio
    dell’intesa è stato data al termine di un incontro a Budapest tra il ministro
    dell’interno israeliano Aryeh Deri e la sua controparte magiara.

    Dopo essere
    stati imprigionati nelle loro stesse case nel Ghetto di Budapest, tra il
    novembre del 1944 e il gennaio del 1945 centinaia di ebrei vennero trascinati dai
    nazifascisti lungo il fiume, legati a gruppi di tre e uccisi con un colpo alla
    nuca. I loro cadaveri venivano poi buttati nel fiume. Un monumento del 2005,
    intitolato ‘Scarpe sulla riva del Danubio’, ricorda a Budapest l’eccidio del
    popolo ebraico
    .

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