La pandemia di coronavirus ha contribuito ad aumentare l’antisemitismo. Alla vigilia della giornata della Memoria delle vittime della Shoah, l’allarme arriva dalle comunità ebraiche in Germania. “Il coronavirus ha peggiorato le cose, si sono abbassate le inibizioni, ci sono tentativi di riscrivere o minimizzare la storia” – denuncia Pinchas Goldschmidt, presidente della Conferenza dei rabbini europei (Cer)- non vi è dubbio che, in questo clima, gli ebreisi sentano sempre più insicuri, non osino più andare nelle strade e si isolino, tutto questo è inaccettabile”. Ruediger Mahlo, rappresentante tedesco della Claims Conference per la restituzione degli averi depredati dai nazisti agli ebrei, condivide l’allarme ed esorta a perseguire le manifestazioni di antisemitismo. “La negazione dell’Olocausto e la sua distorsione, così come gli attacchi antisemiti stanno dilagando durante la pandemia”, afferma. Intanto cinque grandi compagnie tedesche hanno diffuso una dichiarazione congiunta, assieme al centro Yad Vashem per la memoria dell’Olocausto, per esortare ad un maggior sforzo contro l’antisemitismo. L’appello è firmato dalla compagnia ferroviaria Deutsche Bahn, le case automobilistiche Daimler e Volkswagen, la Deutsche Bank e la squadra di calcio Borussia Dortmund. Il testo esprime preoccupazione per la ripresa dell’antisemitismo ed esorta altre società tedesche ad unirsi all’appello. (Cif/Adnkronos)