Durante gli scavi effettuati dall’Israel Antiquities Authority (IAA) nel campo di sterminio nazista di Sobibor, in Polonia, sono stati portati alla luce tre ciondoli, su cui è incisa la preghiera ebraica Shemà Israel (Ascolta Israele). Sul retro di due pendenti è raffigurato anche Mosè con le Tavole della Legge.
Secondo i ricercatori gli oggetti sono realizzati a mano e provengono dall’Europa orientale: uno da Leopoli in Ucraina, gli altri due dalla Polonia e dalla Repubblica Ceca e Slovacchia.
“Si sa poco delle storie che sono dietro ai ciondoli, storie strazianti” ha detto Yoram Haimi dall’IAA, che ha diretto gli scavi insieme a Wojciech Mazurek e Ivar Schute.
Tra il maggio del 1942 e l’ottobre del 1943 nel campo di sterminio di Sobibor furono uccisi dai nazisti tra i 200 mila e i 250 mila ebrei. Due pendenti sono stati ritrovati in due zone differenti del campo, in cui gli ebrei venivano spogliati, prima di essere condotti alle camere a gas. Il terzo è stato rinvenuto nei pressi di una fossa comune.
“L’aspetto personale e umano della scoperta di questi ciondoli è agghiacciante – ha affermato Eli Eskozido, direttore dell’IAA – Rappresentano un filo che corre tra generazioni di ebrei. In realtà un filo spesso, millenario, di preghiera e fede”.