Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Scomparso Adin Steinsaltz, una delle più grandi personalità dell’ebraismo contemporaneo

    È venuto a mancare Adin Steinsaltz, una delle più grandi personalità dell’ebraismo contemporaneo, noto in tutto il mondo per avere introdotto un nuovo metodo di studio del Talmud. Personalità complessa, dagli infiniti interessi culturali, era animato da una ferrea volontà di portare la conoscenza e il sapere al più grande e ampio pubblico possibile. Non solo rabbino, Steinsaltz (nato nel 1937) era laureato in fisica e chimica, è stato filosofo, critico sociale, e soprattutto un Maestro del Talmud oltre che guida spirituale.

    Rav Steinsaltz è stato una figura di grande rilievo nella nostra generazione – ha dichiarato il Rabbino Capo di Roma Rav Riccardo Di Segni a Shalom – Con la sua iniziativa personale di traduzione del Talmud in ebraico ha aperto una fase nuova nello studio della Torah: ha infatti reso semplice e di dominio popolare ciò che era difficile e poco accessibile. Ha avviato una vera e propria rivoluzione, tanto che le nuove generazioni si sono spesso formate con il suo testo. Intraprendere questo percorso non è stato semplice: la decisione poteva essere soggetta a critiche, perché quando una persona riesce a superare tutte le difficoltà compie uno sforzo didattico; tuttavia, rendere popolare il Testo con questa operazione, durata decenni, è stato assai significativo”.

    Rav Steinsaltz non è stato solo il traduttore del Talmud. “Era un maestro enciclopedico, di grande cultura e sensibilità, con vasti orizzonti e un’importante preparazione scientifica; era aperto alla modernità e alla complessità – ricorda Rav Di Segni – Era un punto di riferimento per tante persone che si avvicinavano all’ebraismo e allo studio della Torah. Ha svolto un ruolo importante anche durante la fine della Guerra fredda, quando fondò una Yeshivà a Mosca”.

    Ha girato spesso il mondo, giungendo anche in Italia. “Lo abbiamo ricevuto in varie occasioni, tra cui ovviamente spicca la sua berachà al progetto di traduzione del Talmud in italiano, nato proprio dalla sua ispirazione e presentato nel 2016”, sottolinea Rav Di Segni.

    Dopo l’11 settembre 2001, compose una preghiera ad hoc. Lo scorso aprile, durante la pandemia, suo figlio rav Menachem Even Israel ha rielaborato quel testo, poi approvato dal padre e trasmesso a vari destinatari. In Italia, questa tefillà è stata recitata proprio da Rav Di Segni all’interno del Tempio Maggiore di Roma ed è stata trasmessa sui social. “Ha dimostrato un segno di vicinanza in un momento di sofferenza per il nostro Paese. È uno degli ultimi esempi di una catena molto lunga di collaborazioni. Nelle mie visite in Israele non ho fatto mai mancare una visita al Rav, sempre cordiale e disponibile, nonostante le condizioni fisiche negli ultimi anni non fossero più rosee” conclude Rav Di Segni.

    “Il suo enorme merito – spiega a Shalom il rabbino Gianfranco Di Segni, coordinatore della traduzione del progetto Talmud in italiano – è di avere dedicato una intera vita, 45 anni, per rendere accessibile e comprensibile il Talmuda tutti gli ebrei. Il Talmud è un’opera enciclopedica che è scritta in parte in ebraico antico, ma soprattutto in aramaico in uno stile estremamente conciso, fatto a posta per scoraggiare lo studio da soli e favorire invece lo studio con un Maestro o con un compagno in uno scambio dialettico dove si possono porre domande su questioni non comprese o proporre risposte. Per queste ragioni il Talmud necessita di uno studio specialistico, non accessibile a tutti”. 

    Cosa ha fatto Steinsaltz? “Ha prima tradotto l’intera opera in ebraico moderno – spiega Gianfranco Di Segni – poi con l’aiuto di alcuni collaboratori, ha promosso la traduzione in inglese da poco ultima e anche in francese, russo e spagnolo, non limitandosi alla sola traduzione ma inserendo in modo assolutamente originale riflessioni, commenti, note e spiegazioni anche di carattere linguistico o storico”.

    L’opera di traduzione del Talmud in italiano, di cui lei è il coordinatore, si basa sul lavoro svolto da Rabbi Steinsaltz? “Certamente – risponde il rabbino Gianfranco Di Segni – sia per avere riprodotto, su sua autorizzazione, la stessa edizione vocalizzata del Talmud di Vilna, sia per avere permesso l’utilizzo delle sue note esplicative”.

    Rav Steinsaltz è stato più volte in Italia, dove oltre a tenere regolari corsi presso il Collegio rabbinico di Roma, con serate aperte al pubblico comunitario e ha tenuto lectio magistrali all’Università La Sapienza, partecipando anche alla posa della lapide a Campo De’ Fiori a Roma, vicino la statua di Giordano Bruno, che ricorda il rogo del Talmud voluto dalle autorità Vaticane nel 1553.

    Per chi vuole approfondire il suo pensiero in italiano sono stati pubblicati da Giuntina, ‘La rosa dai tredici petali’, ‘L’anima’ e ‘Cos’è il Talmud’.

    “Non ho mai pensato – ebbe a dire in una occasione il rabbino Steinsaltz – che la diffusione dell’ignoranza ha alcun vantaggio, ad eccezione di coloro che sono in una posizione di potere e vuole privare gli altri dei loro diritti e diffondere l’ignoranza al fine di mantenere loro subalterni “.

    (Ha collaborato Daniele Toscano)

    CONDIVIDI SU: